Se fosse una storia di fantasia o una favola, avrebbe, come ideale colonna sonora, la canzone di Cenerentola, “I sogni son desideri”. Ma a volte la realtà può essere ancora più emozionante. Succede quando il destino o la determinazione “seminano” elementi come caparbietà e aspirazione, trovando un terreno fertile e ricco di sensibilità e solidarietà. Questa è la storia di Yasna, bambina che frequenta l’ultimo anno della Scuola Materna Divina Provvidenza di Rivoira. Come nelle favole, c’è un personaggio cattivo ed è la tetraplegia spastica che la obbliga, sin dalla nascita, alla carrozzina. Ma ci sono tanti personaggi positivi: la famiglia, i compagni di scuola, le maestre e coloro che hanno contribuito a raccogliere una frase della bimba (“anche io ho un sogno”) e renderlo realtà. Si tratta di Stefania Belmondo e Duilio Friz.
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