In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, che si celebra il 14 marzo, il Piemonte rinnova il proprio impegno nella tutela del patrimonio arboreo con un importante aggiornamento dell’Elenco regionale degli Alberi Monumentali. Sono 63 i nuovi esemplari censiti, veri e propri monumenti viventi, che arricchiscono il paesaggio e raccontano la storia del territorio, tra questi anche un abete bianco di 5 metri a Valdieri all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime.
A seguito di segnalazioni pervenute tra l’autunno 2022 e gennaio 2024, la Regione Piemonte con il supporto dell’Ipla, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, l’Università di Torino e le Sovrintendenze, ha valutato i requisiti di monumentalità. Il processo si è concluso con l’inserimento ufficiale dei nuovi esemplari nell’Elenco regionale. Le caratteristiche considerate per il censimento sono l’età e le dimensioni della pianta, la forma e il portamento, il valore ecologico, la rarità botanica, l’architettura vegetale, il pregio paesaggistico e il pregio storico-culturale-religioso. Durante il procedimento istruttorio è però purtroppo stata registrata la perdita di quattro esemplari per morte naturale o a causa di eventi meteorologici estremi.
Oltre a Valdieri, tra le curiosità dei nuovi inserimenti, un libocedro di 5,90 metri di circonferenza a Varallo Pombia e un abete rosso di 5,28 metri a Crevoladossola e un viale a doppio filare di 163 robinie a Castelnuovo Don Bosco (AT).
Con le nuove aggiunte, l’Elenco regionale conta oggi 378 alberi monumentali distribuiti in 216 Comuni piemontesi situati prevalentemente nei territori del Torinese (83), del Cuneese (41), dell’Alessandrino (28) e del VCO (22).
Torino ha ben 14 alberi e gruppi di alberi; Stresa (VCO) conta sette presenze; Acqui Terme (AL), Angrogna (TO), Biella, Campiglione Fenile (TO), Cavour (TO), Racconigi (CN), San Secondo di Pinerolo (TO) e Valdieri (CN) ne hanno invece cinque. Quattro a Bioglio (BI), Briga Alta (CN), Caravino (TO), Castagneto Po (TO), Cavallermaggiore (CN), Chiusa di Pesio (CN), Fenestrelle (TO), Oulx (TO), Pollone (BI) e Santena (TO).
Le specie censite salgono a 95, di cui 47 autoctone del Piemonte, 3 naturalizzate da molti secoli (gelsi e noce comune), 6 non autoctone del territorio ma appartenenti alla flora italiana, e 39 esotiche.