Quando a settembre 2022 venne chiamato dai Carabinieri di Dronero per riconsegnare la patente di guida in seguito a un provvedimento emesso dalla Prefettura di Torino, aveva dichiarato di averla persa. Meglio dichiarare di averla smarrita piuttosto che consegnare ai militari un documento che sapeva essere falso; peccato però che le sue risposte evasive circa il motivo per cui un cittadino palestinese residente in Italia fosse in possesso di una patente francese indussero i Carabinieri a indagare un po’ più a fondo. Grazie allo scambio di informazioni con il Centro di cooperazione della Polizia di Modane, venne fuori che il nome di Mohamed Zini, 41enne cittadino palestinese, non risultava nel registro automobilistico francese. Una patente falsa che però l’uomo aveva esibito ai Carabinieri di Caraglio durante un controllo nell’aprile di quello stesso anno, ed è per questo che l’uomo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver utilizzato un documento falso. A conclusione dell’istruttoria il pubblico ministero Raffaele Delpui ne ha chiesto quindi la condanna a sei mesi senza la concessione di attenuanti e della sospensione di cui aveva già usufruito a seguito di una serie di procedimenti da cui era infatti scaturito il provvedimento emesso dalla Prefettura di Torino. Una pena accolta pienamente dalla giudice che ha anche decretato definitivamente la falsità del documento.