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Carlo Isoardi
Nella riflessione contemporanea è convinzione comune, tanto diffusa da risultare predominante, che il punto decisivo per la comprensione dell’uomo sia posto “alle spalle” dell’uomo stesso e non “di fronte” a lui. La pretesa più evidente ai nostri giorni è infatti quella di spiegare l’uomo a partire dall’uomo stesso, privandolo di conseguenza di quell’orizzonte trascendente che per secoli è stato pensato come qualcosa che ad un tempo lo avvolgeva e rappresentava un suo ineludibile interlocutore. Se dunque proviamo a considerare l’uomo nella sua concretezza,
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