Alle 20.45 di venerdì 28 febbraio, la biblioteca comunale “Giovanni Arpino” di Gambasca ospita Stefano Fenoglio per la presentazione del suo libro “Uomini e fiumi. Storia di un’amicizia finita male”, edito da Rizzoli.
Stefano Fenoglio si definisce “un figlio dei fiumi”. Ha passato la vita a frequentarli e studiarli, e ha scritto un libro rivolto al grande pubblico che racconta (come recita il sottotitolo) il rapporto instabile tra gli uomini e i corsi d’acqua partendo dall’inizio, ovvero dagli albori della civiltà.
“I fiumi – scrive – hanno permesso la nascita delle nostre società così come le conosciamo, hanno accompagnato la nostra crescita culturale agevolando la differenziazione del lavoro e degli interessi, hanno modellato il nostro paesaggio interiore oltre che plasmato quello esteriore”.
Eppure oggi, quando le nostre azioni li inquinano e ne riducono la portata, sembriamo dimenticarcene. Sembriamo dimenticarci che l’umanità ha prosperato coltivando quell’amicizia; rinnegarla potrebbe non essere una buona idea.
Da tempo il nostro rapporto con i fiumi è di tipo parassitario: li usiamo e ne abusiamo, ne stravolgiamo la rete e la biodiversità, e poi ce ne dimentichiamo. Fino all’emergenza successiva, sempre più ravvicinata e catastrofica negli effetti. Il libro “Uomini e fiumi. Storia di un’amicizia finita male” ci ricorda che vita, sviluppo sociale, tecnologico e culturale dell’umanità sono stati possibili grazie alle loro acque.
Spinto da una passione precoce e da una profonda conoscenza, in questo libro guida un’avvincente “navigazione” alla riscoperta di questi amici – in passato intimi, curati e rispettati – e ci spiega come i fiumi abbiano permesso ai gruppi umani, da nomadi e cacciatori quali erano, di diventare stanziali e di dedicarsi all’agricoltura, di come siano stati essenziali per soddisfare i nostri bisogni primari (sostentamento e igiene), di come ci abbiano garantito difesa e nutrimento, di come abbiano permesso l’insediamento e la formazione di grandi comunità, lo sviluppo economico, territoriale, tecnologico e di come abbiano reso possibili le comunicazioni commerciali e culturali.