“Prognosi riservata”. È l’esito dell’ultimo bollettino di ieri sera, sabato 22 febbraio sulle condizioni di salute del Papa, ricoverato al Policlinico Gemelli da 9 giorni per una polmonite bilaterale.
“Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo”, si legge nel bollettino, in cui si apprende che “questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”. “
Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia associata a un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni”, si legge ancora nel bollettino: “Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona, anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”.
Oggi sarà mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, sezione per le Questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, a presiedere la celebrazione eucaristica per il Giubileo dei diaconi, in programma alle 9 nella basilica di San Pietro. Mons. Fisichella – informa inoltre la sala stampa vaticana – leggerà l’omelia preparata dal Santo Padre per l’evento giubilare. Anche per l’Angelus di domani Papa Francesco, al nono giorno di ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, invierà il testo scritto da lui preparato.
Giungono da tutto il mondo le attestazioni di vicinanza, di affetto e gli inviti a pregare per il Papa. Anche la Presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) ha inviato una nota in cui si legge: “Rinnoviamo la vicinanza delle Chiese in Italia a Papa Francesco, ricoverato da venerdì 14 febbraio al Policlinico Gemelli. Nell’affidare al Signore l’operato dei medici e del personale sanitario, ci stringiamo al Santo Padre con affetto, invitando le comunità ecclesiali a sostenerlo con la preghiera in questo momento di sofferenza”.