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Domenica 23 febbraio 2025

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Le chiavi del tempo in equilibrio tra libertà e sentimenti

Franco Sebastiano Alessandria, è un pittore e scultore residente a Piozzo che usa le chiavi antiche come strumento d'arte

Piozzo

La Guida - Le chiavi del tempo in equilibrio tra libertà e sentimenti

Franco Sebastiano Alessandria, è un pittore e scultore residente a Piozzo. Dipinge da sempre la condizione umana, i sentimenti contrastanti, le follie umane.
Fin da giovanissimo ha iniziato a usare le tecniche del carboncino, sanguigna, bassorilievi, pirografo, olio, terracotta, acquaforte seguendo le indicazioni degli insegnanti del collegio. Da adolescente è andato a lavorare imparando a saldare e affinandosi nella lavorazione del ferro. L’incontro con il pittore Eso Peluzzi lo influenza in modo costruttivo, intesse un rapporto fatto di consigli sull’arte, sulle tecniche e sui sentimenti legati alle emozioni dell’arte. Per imparare ha copiato i quadri del Caravaggio, di Rembrandt, lo ha affascinato De Chirico, la fantasia di Dalì, lo ha sorpreso la chiave di lettura di Magritte e l’ironia delle Langhe contadine del mugnaio Gepe Gironi. Ha sostenuto da privatista gli esami all’Accademia Albertina di Torino e ha iniziato a fare mostre e concorsi internazionali: a Salsomaggiore ha vinto nel 1993 con due opere. Negli ultimi anni lascia la professione di consulente per seguire le sue passioni e comincia a creare opere diverse che appresentano il labirinto nascosto in ognuno di noi. Di questo periodo è il suo “progetto delle chiavi”, sviluppato assemblando tra loro in modo armonico delle chiavi antiche per realizzare figure estremamente fluide e leggere. Le chiavi diventano il suo principale strumento: chiavi antiche depositarie di generazioni di gioie e dolori, di nascite e di morti, di perdite e di desideri, saldate tra di loro per aprire nuove porte e nuovi sogni. Le opere di Alessandria sono visibili presso lo studio in Via Carrù, 66f a Piozzo e nel 2015 di successo è stata la mostra “Bonne route” allestita nella Chiesa dei Battuti Neri a Piozzo, poi a Pollenzo e a Cherasco. Negli ultimi anni ha fatto mostre oltre che nel suo paese, Piozzo, anche in Francia, a Montecarlo., ma anche a Cuneo con grandArte prima nella collettiva “Rigenera” e poi nella personale “Le chiavi del Nuovo”.
Dipinge da sempre la condizione umana, i sentimenti contrastanti, le follie umane. Negli ultimi anni lascia la professione per seguire le sue passioni e comincia a creare opere diverse che rappresentano il labirinto nascosto in ognuno di noi. Di questo periodo è il suo “progetto delle chiavi”, sviluppato assemblando tra loro in modo armonico delle chiavi antiche per realizzare figure estremamente fluide e leggere. Le chiavi diventano il suo principale strumento: chiavi antiche depositarie di generazioni di gioie e dolori, di nascite e di morti, di perdite e di desideri, saldate tra di loro per aprire nuove porte e nuovi sogni.

“La realtà nell’arte di Franco Sebastiano Alessandria – scrive Cinzia Sauli – è un’autoironica visione degli aspetti più comuni e concreti della vita, è lo sfogo di chi indaga ed è alla continua ricerca di una soluzione, per uscire dal labirinto dei propri dubbi e timori, per trovare una via d’uscita, la chiave per leggere l’umanità. La chiave sinonimo di libertà; la chiave che apre la porta ai sentimenti; tutto ciò che è custodito o imprigionato nel cuore, che può essere aperto solo mediante un “sentimento forte”, usato come uno strumento: “la chiave” per esplorare i nostri sentimenti”.
“Attivo tra Pozzo e Ventimiglia, – dice Ernesto Billò- il poliedrico artista è ricco d’estro e di pensosità, di rovelli concettuali tradotti – e il caso di dirlo – in una chiave espressiva e pittorica intrigante e personalissima, pur guardando di lontano ad esiti della pittura metafisica di de Chirico, Carrà e a quella surrealista di Dali, Delvaux e Magritte”
Per Paolo Ceri: “Le opere di Franco Sebastiano Alessandria trasmettono la visione artistica della sospensione incantata, metafisica, del tempo in un equilibrio magico tra dinamismo e sospensione”.

Opere di Franco Sebastiano Alessandria sono in una mostra en plein air, visibile per tutto il periodo invernale a Dogliani con una ventina di opere in centro. Dalla centrale Piazza Umberto I, attraverso Porta Sottana, passando per via Vittorio Emanuele II, piazza Carlo Alberto, via Corte, Piazza Confraternita e Piazza Martiri della Libertà, quasi una ventina di opere accolgono e sorprendono il visitatore, che non può rimanere indifferente, anzi, è portato a soffermarsi e a riflettere sul senso della vita, sull’animo umano e sulla natura di ognuno di noi. Se si percorre la mostra partendo dalla piazza principale, ci si imbatte subito nel maestoso cavallo di Napoleone, “Marengo”, un destriero a grandezza naturale con la criniera e la coda fatte di antiche chiavi in ferro. Il possente animale, omaggio al difficile periodo della giovinezza dell’autore stesso, è tra le ultime creazioni di Alessandria. Una scultura unica nel suo genere, impressionante per fierezza dello sguardo e possenza della muscolatura. La mostra prosegue con molti pezzi importanti della collezione. Dalla scultura del grande rinoceronte che rischia di scomparire dalla faccia della terra che, insieme alla “poltrona del potere”, forma il dittico “Essere o avere”, alle più “classiche” creazioni eseguite con antiche chiavi e serrature.

 

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