Sabedda, Nardina e Carlotta sono le tre protagoniste di questo romanzo d’esordio davvero sorprendente, ambientato in un’Italia che attarversa il fascismo, tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento e in una Sicilia dominata dalla mafia.
Tre protagoniste che fronteggiano la sfida della ricerca del senso in un mondo che, soprattutto nel riguardo delle donne, vorrebbe scegliere al posto loro. Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato, professione riservata al genere maschile.
Il romanzo si compone di tanti pezzi che si compongono uno a fianco dell’altro con personaggi, ambienti e dettagli che sembvrano solo comparire a caso ma che invece man mano che la lettura continua si definiscono sempre meglio.
E lo scenario è una Sicilia, quella degli aranci, soleggiata e arida, tra Agrigento e Sarraca. Ma è uno scenario ben più ampio di grande storia che si dipana lungo quarant’anni di vita e che sconfina sino a “la Merica”, laddove tanta gente trova rifugio e cerca di ripartire.
Una scrittura che non ha mai una sbavatura, che richiama i classici e che sa ricamare parole e sentimenti tra profumi, colori e di una terra unica.
Come l’arancio amaro
di Milena Palminteri
Bompiani
euro 20