Sabato 22 febbraio al Toselli, alle 18, Elio Germano e Teho Teardo portano in scena “Il sogno di una cosa” di Pier Paolo Pasolini in una versione fatta di parole e musica.
Tre ragazzi friulani alla soglia dei vent’anni vivono la loro breve giovinezza e affrontano il mondo: l’indigenza delle origini in campagna, l’emigrazione, le lotte politiche, fino all’integrazione nella società borghese del boom economico. Desiderano la felicità, la bella vita in un paese straniero, maturano una coscienza politica e sognano la rivoluzione, per poi piegarsi ai compromessi dell’età adulta. Fino a morire di lavoro. Pasolini parla con le voci delle persone che dall’Italia del secondo dopoguerra, stremate dalla povertà, sono scappate attraversando illegalmente il confine per andare in Jugoslavia, attratte dal comunismo e con la speranza di trovare un lavoro dignitoso e cibo per tutti. Si comincia con l’ebbrezza di una festa, si finisce con la tristezza di una morte.
Concepito e scritto tra il 1948 e il 1949, Il sogno di una cosa viene pubblicato solamente nel 1962, e rappresenta paradossalmente il romanzo d’esordio e di epilogo della stagione narrativa di Pasolini.
I biglietti per lo spettacolo, che è fuori abbonamento, si possono comprare al botteghino del Toselli il giorno dello spettacolo dalle 16 o sul sito del Comune di Cuneo.