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Venerdì 21 febbraio 2025

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Grumi di colore per tracciare un ricordo, una storia, una sensazione

Francesco Preverino di Settimo Torinese dipinge e lavora per cicli principalmente sul rapporto uomo/natura

Settimo Torinese

La Guida - Grumi di colore per tracciare un ricordo, una storia, una sensazione

Francesco Preverino è nato nel 1948 a Settimo Torinese. Vive e lavora a Torino ma conosce molto bene la provincia di Cuneo dove ha esposto varie volte. Frequentando il Liceo Artistico, ha scoperto De Pisis, Sironi, Guttuso, Matisse, Chagall, Picasso, il gruppo Cobra (appena scioltosi), l’action painting di De Kooning e Pollock, poi Rauschenberg e soprattutto Bacon, da cui è stato notevolmente influenzato.
Ha esordito nel 1968 alla Galleria del Gambero a Settimo Torinese. Nel 1971, ha iniziato la sua attività di insegnante. Ha preso parte a numerose personali e collettive in Italia e all’estero (Francia-Olanda-Inghilterra-Stati Uniti-Spagna). Nel 1971, è stato invitato alla Biennale di Campione d’Italia e ha iniziato la sua attività di insegnante. Nel 1973, ha vinto il 1° Pre­mio Apeco a Milano per la giovane pittura, è stato invitato alla Bien­nale di Campione d’Italia ed è stato selezionato da Renato Guttuso per La Quadriennale di Roma “La nuova Generazione”. Nel 1981, Claudio Annaratone ha promosso una sua personale a Milano e nel 1996 ha incontrato e stretto amicizia con Francesco De Bartolomeis. Dal 1991 diviene Direttore Artistico di Piscina Arte Aperta. Nel 2004 ha vinto il concorso pubblico per dieci sculture monumentali in dieci siti urbani di Novara. È stato docente presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, titolare della Cattedra di Decorazione. Nel 2009, è stato invitato allo Shangai Sculpture Park International Painting Simposium, presso lo Yuzi Paradise a Guilin in Cina, dove ha lavorato per un mese a contatto con artisti cinesi e taywanesi strutturan­do due opere di grandi dimensioni che esporrà al Museo di Shangai. Dal 1997, ha partecipato a numerosi concorsi del 2% e ha realizzato numerose opere pubbliche, tra le quali si evidenziano quella del 2006, intitolata Albero (fusione bronzea 250×250 x150cm), per la Nuova Sede Sezioni Penali Corte d’Appello in Roma, e quella del 2017, dal titolo Piccola serra (fusione bronzea), per la Nuova Caserma della Guardia di Finanza di Pistoia, via dell’Annona.

Il suo fare pittorico è caratterizzato da una prorompente gestualità, da grumi di colori, da uno spazio lacerato che esprime la forza di una pittura mai rasserenante o piacevolmente descrittiva. Una gestualità che rappresenta per Preverino il mezzo per tracciare sul supporto un ricordo, una storia, le impressioni che emergono dal passatocon tutta la loro carica di immensi silenzi, di sensazioni, di personali intuizioni. Un lavoro che, a prima vista, può sembrare deciso nell’ immediatezza della esecuzione mentre invece è organizzato, studiato, analizzato, sviscerato attraverso studi, bozzetti e tutto ciò che può condurre alle soluzioni pittoriche desiderate. Un lavoro per cicli principalmente sul rapporto uomo/natura con soluzioni e sperimentazioni grafiche, disegnative, pittoriche, ceramiche e scultoree.

Tra le mostre personali, si evidenziano: 1990 – personale ad Amsterdam, con presentazione di Luca Beatrice; 2000 – un amico collezionista gli ha organizzato la mostra personale a New York Sul filo del­la memoria, con presentazione di Francesco De Bartolomeis e Pino Mantovani; 2002 – Il viaggio, Chiesa di S. Agostino, Pietrasanta (Lu), con presentazione di Dino Carlesi; 2007 – Tra cielo e terra, Palazzo Bricherasio, Torino, con presentazione di Martina Corgnati; 2013 – Tracciabilità dei ricordi, Accademia delle Arti del Disegno a Firenze, con presentazione di Francesco De Bartolomeis; 2015 – due personali: Holzwege – Sentieri interrotti, Fondazione Peano e Art Gallery La Luna, Borgo San Dalmazzo, a cura di Guido Curto, …tra rumorosi silenzi…, Museo Nazionale della Montagna, Torino, a cura di Riccardo Cordero; 2022 – Il leggero rumore della natura, Sala delle Arti, Certosa Reale di Collegno, con presentazione di Angelo Mistrangelo.
Sue opere si trovano in collezioni e musei sia pubblici che privati in Italia e all’estero. È stato titolare della Cattedra di Decorazione presso le Accademie di Belle Arti di Reggio Calabria, Firenze, Venezia, oltre che all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

“La necessità del dipingere di Preverino – scrive Enrico Perotto – è frutto del suo sentirsi impegnato a trarre ispirazione dagli abissi delle espressioni del visibile spesso buie e dolorose, ponendosi in ascolto del grido di lamento del creato e dei suoi elementi, ben consapevole del fatto che stiamo tutti percorrendo “un sentiero d’autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche”.
“Questo modo di dipingere è un modo di essere, perché Preverino sente il bisogno, l’urgenza, di andare a lavorare in studio tutti i giorni, come un pianista che deve quotidianamente suonare ed esercitarsi col suo strumento, o come dello scrittore si dice Nulla dies sine linea. Questa sua laboriosità e costante ricerca s’esprime non solo in una produzione vastissima e ricchissima, ma trova una cifra nel fatto che lui mantiene nel corso degli anni sempre lo stesso stile e linguaggio. Astratto, nel vero senso etimologico della parola, di chi astrae della realtà lo spunto per dipingere” scrive Guido Curto.

Opere di Fancesco Prverino sono in mostra a Casa Francotto in “Arte e carità. Dal patrimonio delle Confraternite ai capolavori moderni e contemporanei” con 120 opere di Correggio, Giovanni Bellini, Giuseppe Cesari Cavalier d’Arpino, scuola di Guido Reni, Luigi Gainotti, Lucio Fontana, Pablo Picasso, Pietro Morando, Mario Micheletti, Umberto Mastroianni, Mario Ornati, Dina Bellotti, Felice Atzori, Emanuele Luzzati, Vittorio Rullo, Alberto Cafassi, Enrico Goretta, Adriano Tuninetto, Leonardo Bistolfi, Angelo Camillo Maine, Umberto Recalcati, Arturo Martini, Bruno Cassinari, Giacomo Manzù, Daniele Fissore, Carlo Giuliano, Angelico Pistarino, Celestino Fumagalli, Cia Torino, Artuso Tosi, Enrico Paolucci, Ugo Nespolo, Jean Marchan, Mario Tallone, Mario Gosso, Enzo Bersezio, Nicolò Barabino, Franz Von Stuck, Enrico Colombotto Rosso, Felice Carena, Corrado Ambrogio, Silvestro Pistolesi, Baumgartner Fritz, Mario Lattes, Giorgio Ramella, Trento Longaretti, Venturino Venturi, Carlo Facchinetti, Raffaele Ponte Corvo. Fino al 23 febbraio, venerdì ore 15,30/18,30, sabato 10/12 e 15,30/18,30, domenica 10/12 e 14,30/18,30.

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