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Mercoledì 12 febbraio 2025

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Il pericolo della “sesta estinzione”

Una singolare proposta in difesa della biodiversità e della sopravvivenza del pianeta

La Guida - Il pericolo della “sesta estinzione”

Stiamo giocando un finale di partita globale. Bisogna scendere in campo con tattiche e numeri più adeguati per non trovarsi sconfitti dai nostri stessi errori. L’immagine è vivace, ma rende bene i presupposti da cui prende le mosse il saggio. In gioco c’è la salvaguardia della biodiversità sul pianeta e, di riflesso, la sopravvivenza della specie scongiurando la “sesta estinzione”.

Da scienziato, l’autore non getta la spugna davanti ai segnali preoccupanti che vengono dallo sviluppo dell’Antropocene. Supporta una speranza, proponendo una singolare strada da percorrere, stabilito comunque che non sono in discussione gli sforzi del movimento ambientalista.

L’analisi della situazione attuale registra un declino della biodiversità ovunque. È “un processo darwiniano, obbediente agli dei della crescita e della riproduzione illimitate”. Tuttavia i problemi non vengono solo dall’intervento umano. Sono da mettere in conto anche cause naturali prima fra tutte il proliferare di specie invasive che mettono a rischio altre forme di vita. Quando una specie si estingue “buttiamo via una parte della storia della Terra, cancelliamo interi rami dell’albero genealogico della vita”.

Da biologo l’autore insiste perciò sui problemi connessi alla sopravvivenza delle specie e alle ricadute sulla biodiversità. Ravvisa il fattore cruciale per la vita o la morte di una specie nella quantità di habitat adeguati rimasti. Di qui la proposta: riservare una consistente parte del pianeta alla biodiversità, cioè limitare la superficie a disposizione dello sviluppo umano.

Non si  tratta di sezionare il pianeta in due, bensì di individuare di comune accordo aree dove la biodiversità si sviluppi. Lontano dal concetto di parchi naturali, l’autore è consapevole che è indispensabile un impegno coordinato, non sporadico. Comporta inoltre rivedere l’idea di crescita economica, per cui la ricchezza non può essere barattata con la qualità della vita, riconsiderare la questione dell’incremento demografico, smettere di comportarsi “come antropomorfe che litigano per un albero carico di frutti”.

Metà della Terra

di Edward O. Wilson

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