Da alcuni mesi non le versava più gli assegni per il mantenimento dei figli e così era andata a cercarlo a casa, a Cuneo, dove ebbe una violenta discussione con il suo ex compagno N. A., ora rinviato a giudizio con l’accusa di lesioni e violazione degli obblighi di assistenza familiare. La coppia si era separata da più di un anno quando alla fine di settembre 2022 la donna (che versava in una situazione di difficoltà a causa del mancato versamento dell’assegno mensile) aveva cercato l’ex convivente a casa per sollecitare il pagamento: “Diceva che me li avrebbe dati ma erano mesi che non ricevevo niente e ho insistito, nella discussione lui mi ha preso alle spalle e mi ha sbattuta contro un armadio, mi ha messo le mani al collo e mi ha graffiata, sono caduta a terra e mi ha presa a calci”, ha riferito in aula la donna che si è costituita in giudizio. I due si erano successivamente diretti in piazza Europa allo sportello bancomat affinché lui prelevasse una somma di denaro da dare alla ex compagna, ma quando lei si accorse che sul conto non c’era nulla la discussione ricominciò: “Io l’ho insultato e lui mi ha insultata; mentre risalivo in auto dove c’erano i bambini lui si è frapposto impedendomi di chiudere lo sportello e mi ha colpita nuovamente al collo graffiandomi e strattonandomi”. La donna riuscì comunque a mettere in moto l’auto e si diresse al pronto soccorso dove venne raggiunta da un’amica che la aiutò tenendo compagnia ai bambini mentre lei veniva medicata con un prognosi di cinque giorni: “Chiesi che non segnassero più di cinque giorni perché non potevo assentarmi per più tempo dal lavoro. Lui aveva un arretrato di circa 6.000 euro, tanto che poi è stato disposto il pignoramento del suo stipendio”. L’amica che era con lei quella sera ha confermato di aver visto i segni sul collo e sulle braccia, così come il suo compagno dell’epoca ha confermato davanti alla giudice di essere intervenuto economicamente per aiutarla nei periodi in cui non riceveva l’assegno di mantenimento. L’udienza è stata rinviata al 5 maggio per il completamento dell’istruttoria.
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