Riscoperta di un passato piemontese fatto di crimini e criminali. L’autore, non nuovo a questi argomenti, va indietro fino al Medioevo per trovarvi personaggi ambigui e violenti che hanno trovato spazio prima nella memoria orale poi negli scritti e infine sulle pagine dei giornali. L’intento non è però solo quello di descrivere i fatti, ma anche quello di “guardare alla società e alla cultura del periodo da cui i singoli eventi provengono”. L’ampio ventaglio di esempi, descritti in forma narrativa, lascia intendere che il crimine non ha tempo e trova modalità diverse per esprimersi in ferocia sfidando le regole del vivere civile.
Il volto oscuro del Piemonte
di Massimo Centini
Editrice Yume
euro 15