Mense di Guerra
Con il 1° febbraio, a Cuneo finì la possibilità per i cittadini di pranzare nei ristoranti scegliendo i piatti dal menù “alla carta”! Infatti, in attuazione di un decreto del Prefetto Capo della Provincia, con manifesto n. 10 del 29 gennaio, il Podestà di Cuneo dispose la chiusura dei servizi di libera ristorazione e la loro trasformazione in Mense di Guerra, che potevano offrire solamente un menù fisso al prezzo politico di lire 20 il pasto, escluso il vino; il pasto comprendeva pane, minestra e un piatto con contorno.
Da febbraio,
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