Sono momenti difficili per la Casa della Divina Provvidenza di Dronero che oggi ospita ancora una ventina di donne disabili. Da fine dicembre, diverse suore (che appartengono alla Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli) hanno lasciato Dronero per raggiungere la Casa della Congregazione, in via Nizza a Torino.
UN PASSO INDIETRO
Il 2 agosto 1913 iniziava ufficialmente, con una solenne celebrazione religiosa, il cammino di una delle istituzioni più amate dai droneresi. Nel 2013, in occasione del centenario della Casa della Divina Provvidenza, c’erano state celebrazioni religiose e manifestazioni, tra le quali l’allestimento di una mostra documentaria, la gioiosa festa delle ospiti della comunità e la pubblicazione di un piccolo volume che racconta la storia della presenza delle religiose vincenziane a Dronero. Le Figlie della Carità erano arrivate nel capoluogo della valle Maira poco dopo la metà del XIX secolo. Hanno operato generosamente nell’Ospedale, nell’Asilo, negli Orfanotrofi maschile e femminile, al Ricovero dei “Poveri vecchi” (oggi Casa di riposo) e, ovviamente, presso la Casa della Divina Provvidenza.
QUALE FUTURO?
Nei mesi scorsi, aveva preso corpo l’ipotesi di far gestire la struttura da una cooperativa, ma ad oggi non viene data notizia se si è concretizzata. In corso anche un tentativo per farsi dare dei contributi dall’Asl, ma l’edificio di via Roccabruna necessita di numerosi interventi di sistemazione, assai costosi. Il problema numero uno è che mancano le suore e oggi le poche rimaste sono perlopiù anziane. Nella struttura lavorano anche diverse dipendenti. Secondo dettaglio fondamentale: c’è il problema grosso di far quadrare i conti economici, una impresa complicata (la Casa non riceve contributi pubblici).
UNA RIUNIONE IMPORTANTE
Oggi la Casa che ospita le ‘Perle’ è diretta da suor Anna Lorusso. I parenti delle donne disabili ospitate sono stati convocati il 13 febbraio per comunicazioni con la direttrice e alcune sue superiori della Congregazione. Abbiamo perciò chiesto a suor Anna cosa stia succedendo, e in particolare se questo passaggio significa che l’Istituto chiude (e se è così, come mai); se il personale è informato e che ne sarà di loro; e che fine faranno le 22 ospiti disabili, in tal caso. La religiosa responsabile della Casa non fornisce chiarimenti. Suor Vincenza, classe 1929, sovente ricorda che “la Provvidenza esiste e più volte lo abbiamo toccato con mano”. Anche per rispetto verso le tante persone generose e solidali verso le ‘Perle’ che hanno sostenuto negli anni in tanti modi, una spiegazione su quel che sta succedendo andrebbe data. La mancanza di informazioni precise crea anche tensioni nella Casa e diffuse preoccupazioni che si potrebbero evitare.
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Suor Vincenza Pesenti
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Suor Anna Lorusso, direttrice della Casa della Divina Provvidenza di Dronero