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Mercoledì 5 febbraio 2025

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I “sogni” di Marta e Valter, i due intraprendenti gestori di Pian Munè

Tra gli obiettivi futuri: l'innevamento programmato e l'aumento dei posti letto

Paesana

La Guida - I “sogni” di Marta e Valter, i due intraprendenti gestori di Pian Munè
Dalla sua apertura sotto l’attuale gestione nel 2012, Pian Munè ha compiuto un lungo viaggio per diventare quella località che oggi offre divertimento e servizi in tutte le stagioni, con neve abbondante, poca o addirittura assente.
“Ci stiamo concentrando su due importanti obiettivi futuri – ci dicono Marta e Valter, gli intraprendenti gestori della località -: il primo è l’innevamento programmato, un progetto sviluppato in collaborazione con l’amministrazione comunale, fondamentale per garantire impianti sempre operativi; il secondo è l’aumento dei posti letto, che ci vede impegnati nell’espandere la capacità ricettiva sia a Pian Munè che in tutta la Valle, mirando a un turismo più ampio che vada oltre la semplice prossimità. Il turismo di prossimità è un tipo di turismo che si concentra sulla scoperta di destinazioni vicine al proprio luogo di residenza.
È un modo per esplorare e apprezzare le attrazioni locali e supporta l’economia locale. Il turismo non di prossimità, tuttavia, che attira visitatori da lontano, è importante per un territorio perché può portare diversi benefici economici, culturali e sociali.
È significativo per l’economia locale in quanto i turisti internazionali o provenienti da altre regioni tendono a spendere più denaro per alloggi, ristoranti, negozi e attrazioni turistiche, sostenendo così l’economia locale e creando posti di lavoro; per la diversificazione delle entrate in quanto avere una combinazione di turismo locale e non locale aiuta a ridurre la dipendenza da un unico tipo di visitatore, cosa questa che può proteggere l’economia del territorio da fluttuazioni stagionali o regionali; per la promozione culturale, perché i turisti che arrivano da lontano possono contribuire a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento delle tradizioni e della cultura locale in altre parti del mondo.
A Paesana e in generale in Valle po, c’è una ricchezza costituita dagli artigiani e dalla stessa agricoltura che renderebbe il territorio un luogo unico e autentico da visitare; per gli investimenti e lo sviluppo dal momento che un forte afflusso di turisti da fuori può attirare investimenti per migliorare le infrastrutture e i servizi di cui beneficerebbero anche i residenti ed infine per la valorizzazione del patrimonio, visto che la presenza di visitatori internazionali potrebbe incentivare la conservazione del patrimonio artistico e naturale, poiché le destinazioni diventano consapevoli dell’importanza di preservare ciò che le rende uniche”.
In definitiva, il turismo non di prossimità contribuirebbe a creare un’economia più dinamica e resiliente, arricchendo al contempo il tessuto culturale del territorio.
“In un piccolo paese come il nostro – continuano i gestori – il turismo non solo attrae i visitatori ma arricchisce la comunità e non è scontato per noi avere servizi essenziali e un’economia locale sana.  Sappiamo molto bene quanto sia prezioso avere le scuole, poste, Croce Rossa, i negozi di vicinato, aziende e servizi vitali per la vita quotidiana e per ridurre lo spopolamento delle montagne. Il turismo attivo tutto l’anno ha dimostrato, in ogni luogo dove sia presente una stazione sciistica, che questo aiuta ad avere la garanzia di mantenimento di questi servizi.  È bene che tutti sappiano cosa può generare una piccola località turistica come la nostra: ogni anno paghiamo stipendi per oltre 300.000 euro ed il fatturato delle sole aziende paesanesi verso la società che gestisce Pian Munè ha superato i 50.000 euro l’anno. Questi numeri parlano da soli, dimostrando la vitalità economica del nostro territorio con Pian Munè.  Il nostro auspicio per il futuro è che chiunque abbia un progetto possa vedere la nostra Valle come un’opportunità per realizzarlo. Tuttavia, possiamo creare queste opportunità solo collaborando tutti insieme, mettendo in campo le nostre risorse, il nostro coraggio, e idee concrete. Andando oltre i meri benefici personali, se questi non guardano al beneficio per tutta la comunità e andando oltre le dinamiche personali che negli ultimi anni sono stati al centro di ogni dibattito pubblico, minando la promozione e lo sviluppo della nostra vallata”.

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