I consiglieri regionali cuneesi Giulia Marro di Avs Possibile e Mauro Calderoni del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla mancata applicazione della determina che prevedeva, a partire dal 15 dicembre 2024, la possibilità di acquistare i biglietti ferroviari con origine o destinazione nelle stazioni francesi della tratta Cuneo – Ventimiglia anche tramite i canali digitali ufficiali di Trenitalia.
La segnalazione è arrivata dal signor Meggiorin, che nella sua comunicazione ha espresso una riflessione più ampia sulle politiche regionali in materia di mobilità e qualità della vita. “A titolo un po’ provocatorio – scrive Meggiorin – mi permetto di dire che a poco serve stanziare fondi alle associazioni anti-abortiste, come fa la Regione Piemonte, per combattere la denatalità. Difficile fare figli o accudirli se siamo sul binario ad aspettare un treno in ritardo o un’ora sull’app per comprare un biglietto. La città di Helsinki ha riqualificato il quartiere di Kalasatama con l’idea di dare ad ogni abitante un’ora in più di tempo libero al giorno. Penso che questi approcci trasversali incidano meglio sulla qualità di vita delle persone piuttosto che sparpagliare fondi senza un criterio”.
Segnalazione che ha trovato in linea la consigliera Marro: “Siamo davanti all’ennesimo episodio in cui si annuncia qualcosa che non viene rispettato e monitorato. E ciò avviene troppo spesso in casi che riguardano il trasporto pubblico, che invece dovrebbe essere sempre più uno strumento attrattivo di sviluppo e qualità della vita per i cittadini e le cittadine, soprattutto con il tunnel del Tenda ancora chiuso nonostante i tanti proclami.”
Sulla stessa linea il consigliere Calderoni: “La Granda è la provincia più martoriata del Piemonte dal punto di vista delle infrastrutture e dei trasporti. Nemmeno le promesse minimali come quella relativa all’adeguamento delle tariffe della Cuneo-Ventimiglia, che compenserebbe anche se di poco i disagi a cui l’utenza è sottoposta da mesi, vengono mantenute. Qui siamo oltre la propaganda inconsistente, questa è sciatteria, o peggio, premeditazione! Bene ha fatto la collega Marro a proporre questa interrogazione urgente che appoggio incondizionatamente” commenta Calderoni.
Tra i punti sollevati nell’interrogazione, viene anche chiesta una tempistica chiara sulla riapertura del tunnel del Tenda, chiuso dal 2020 e ancora non ripristinato nonostante le numerose promesse fatte negli anni.
“Il tema della mobilità è sempre più centrale nella vita delle cittadine e cittadini piemontesi – concludono Marro e Calderoni – ci impegniamo quotidianamente per tenere alta l’attenzione su questo tema, e invitiamo le persone che hanno situazioni da segnalare a scriverci”.