Avevano approfittato delle seconde case disabitate a causa del lockdown, che impediva con le zone rosse di allontanarsi dal proprio Comune di residenza, e si introdussero all’interno di un condominio situato un chilometro oltre Limone Piemonte, per svaligiarne gli appartamenti. I presunti ladri (M. D., che in uno di quei condomini aveva anche abitato, E. N., R. F. e M. L., tutti di origine sarda) sono ora a processo al tribunale di Cuneo. Il fatto risale a novembre 2020 quando a causa delle limitazioni negli spostamenti dovuti al Covid, molte abitazioni di Limone erano rimaste vuote per molti mesi; i quattro si sarebbero introdotti in un condominio sottraendo quello che trovarono e in particolare molti televisori che vennero messi dentro sacchi. Per tornare a Cuneo i quattro pensarono di rivolgersi nientemeno che a una ditta di noleggio con conducente. Il proprietario del pulmino, che li raggiunse a Limone e li fece scendere a San Rocco Castagnaretta, ha deposto nel corso delle prima udienza in corso al tribunale di Cuneo: “Avevano una decina di televisori dentro dei sacchi e li caricammo sul mio pulmino. Durante il viaggio parlarono poco ma sentii pronunciare un cognome in particolare”. Il cognome pronunciato era quello di D. M., il giovane cagliaritano residente a Cuneo che aveva abitato proprio a Limone. Il conducente del pulmino venne successivamente chiamato dai Carabinieri a raccontare di quello strano trasporto, in quanto quei palazzi non erano completamente deserti in quel periodo e un residente aveva notato i quattro ragazzi che caricavano i sacchi sul pulmino. Le immagini delle telecamere stradali consentirono di individuare la vettura e poi anche i quattro giovani che ora devono rispondere dell’accusa di furto aggravato. L’udienza proseguirà il 5 maggio con gli altri testimoni dell’accusa.