Come finita “l’epopea” di un viaggio di ritorno in treno da Torino a Cuneo di ieri, mercoledì 29 gennaio? Tardi troppo tardi…
I treni sulla linea Torino-Fossano e dunque anche sulla appena riaperta Saluzzo-Savigliano erano fermi a Savigliano da quando intorno alle 17,30 si è verificato un incidente con un uomo investito. Tre ore dopo, tutto era ancora fermo: solo annunci di continui ritardi e del prossimo arrivo di navette sostitutive, con quasi duecento passeggeri di ogni età fermi alla stazione di Cavallermaggiore al freddo dove è stato fermato il regionale diretto a Cuneo partito da Torino. Ma decine di persone erano ferme anche a Fossano, Mondovì, Savigliano. Era l’ultimo partito dopo la cancellazione dei tre treni successivi e altri dieci convogli fermati a Cavallermaggiore, Trofarello, Carmagnola e Fossano. Alle 20,40 arriva il primo dei bus navette sostitutivi ma praticamente è già pieno con il personale a bordo che non ha saputo dare informazioni. Solo alle 21,10 arrivano gli altri bus che portano i passeggeri solo fino a Fossano dove arrivano dopo le 22, ma nessun treno sta aspettando gli sfortunati viaggiatori. Qualcuno si fa venire a prendere alla stazione da amici e parenti e tutti gli altri devono attendere il treno che arriva da Torino, l’ultimo della giornata che intanto è riuscito a partire.
Rabbia, delusione, ma soprattutto tanta stanchezza, sia per un pomeriggio lungo, freddo e faticoso sia per il continuo reiterarsi di problemi sulla linea frequentata da migliaia di persone, pendolari al lavoro e a scuola, ogni giorno.