Bisogna lasciar parlare i sentieri di montagna. Bisogna essere curiosi, fare domande, esplorare il passato. Questo l’invito che lasciano le due autrici in apertura ai lettori, piccoli e grandi non importa, che si avvicinano a questa storia raccontata come un cammino lungo un sentiero di montagna dove lo sguardo si riempie di meraviglia, ma non può scordare una certa preoccupazione nel procedere.
È un piccolo libro di “memoria” nato dal bisogno di ricordare fatti che sono parte della storia di un paese, chiariscono le autrici. Ed è importante che sia il paese, attraverso le persone che lo abitano, a ricordare il proprio passato costitutivo del suo oggi.
Se è scritto che bisogna farsi raccontare gli avvenimenti, allora le autrici si assumono proprio il compito di essere voci che ricordano e trasmettono. Del resto loro stesse, a suo tempo, sono state ascoltatrici e ora si dispongono ad essere richiamo al ricordo di vite passate. Riaffiora dunque nella memoria una bambina, Esther, che dal suo paese sul mare deve trasferirsi in un “posto sicuro”, Saint Martin Vésubie.
Basta leggere la prima pagina per cogliere, seppur non esplicitato, lo smarrimento di Esther. Non capisce questo strappo. C’è un “prima” fatto di giochi, c’è un “ora” vissuto ancora con innocenza, lasciandosi avvolgere da nuovi amici, dal ruscello del paese, dall’impeto del torrente.
Eppure questo “ora” nel suo intimo ha qualcosa di nuovo, di indecifrabile. Non la lascia tranquilla. I genitori le han detto che cercano un posto sicuro, ma sicuro da cosa?
Lo stesso sguardo innocente, ma non ingenuo, registra “qualcosa di strano” l’8 settembre 1943. Si prospetta un nuovo strappo. Il cammino verso il colle di Finestra, al buio, un po’ la spaventa.
Il racconto assume il punto di vista di Esther. Ne coglie gli attimi di stanchezza e quelli di meraviglia, le sensazioni di paura come la felicità dell’arrivo prima a Entracque poi a Borgo San Dalmazzo. Una serenità che dura poco. Di lì a pochi giorni torna a incombere il pericolo: stesso mistero agli occhi della bambina, stesse domande che non osa fare, ma ha ben chiare.
Il racconto del passaggio “oltre le montagne” da parte degli ebrei di Saint Martin Vésubie è narrato per i bambini quasi come il dono di un ricordo, una condivisione.
Oltre le momntagne
Debora e Chiara Fantino
Baima-Ronchetti
15 euro