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Domenica 2 marzo 2025

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Ex Lavatoi a destinazione commerciale: “Non è possibile una gestione polivalente rivolta ai giovani?”

Intervento dei gruppi di opposizione Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia. “È davvero così difficile immaginare una gestione che dia spazio anche alle associazioni, alla creatività e allo studio oltre che al divertimento?”

Cuneo

La Guida - Ex Lavatoi a destinazione commerciale: “Non è possibile una gestione polivalente rivolta ai giovani?”

Il bando per l’affidamento in gestione degli Ex Lavatoi per i prossimi vent’anni (10 anni + la possibilità di rinnovo per ulteriori 10), con la destinazione commerciale per il locale di proprietà comunale in via della Pieve continua a far discutere. Sul tema intervengono i gruppi consiliari di minoranza Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia con una nota.

“Sentiamo il dovere di intervenire in seguito alla 2ª commissione consiliare sulla futura gestione degli spazi degli “Ex lavatoi” e sulla scelta della maggioranza di affidarlo ad una gestione esclusivamente commerciale per i prossimi 10 anni rinnovabile di altri 10 – scrivono i consiglieri dei due gruppi di opposizione – Questa scelta limita le potenzialità di uno spazio così bello e centrale, che potrebbe diventare un luogo di riferimento per tutta la cittadinanza. È davvero così difficile immaginare una gestione che dia spazio anche alle associazioni, alla creatività e allo studio, oltre che al divertimento?

Uno spazio che potrebbe diventare un modello di gestione polivalente, con attività culturali e aggregative rivolte soprattutto ai giovani. Invece, l’amministrazione ha scelto di considerare esclusivamente l’aspetto commerciale, senza coinvolgere in un confronto aperto nè le realtà culturali e giovanili del territorio nè il comitato di quartiere Cuneo Storica. Cosi come emerso da ricerche, citiamo ad esempio quella realizzata nell’ambito del progetto “Giovani Wannabe” o lo studio promosso dalla consigliera regionale di AVS Giulia Marro, a Cuneo non esistono spazi aperti alla creatività e alla socialità che non siano legati solo al consumo, che facilitino l’incontro di sfere sociali diverse in modo coordinato e libero. È un problema reale che l’amministrazione dovrebbe affrontare con maggiore attenzione, coinvolgendo le realtà locali come la Consulta Giovani e l’Informagiovani ad esempio.

Non si tratta di demonizzare le attività commerciali, ma di interrogarsi sul ruolo che un’amministrazione dovrebbe avere nel creare opportunità di aggregazione e crescita culturale. Un luogo pubblico ben gestito può diventare un punto di riferimento per associazioni, studenti, artisti e giovani che desiderano lavorare sulla propria creatività, espressione e socialità. E può benissimo essere un luogo di divertimento come i lavatoi sono stati in questi anni.

La nostra non vuole essere una critica sterile, ma un invito a riflettere su che tipo di città vogliamo costruire. È compito di un’amministrazione incentivare la nascita di luoghi sani e accessibili dove i giovani possano sentirsi accolti, coinvolti e parte di una comunità. Proprio in un periodo storico in cui i giovani sono sempre più distanti dalla politica, non possiamo permetterci di ignorare il loro bisogno di partecipazione. Coinvolgerli nelle scelte e progettare insieme a loro gli spazi della città sarebbe un segnale importante, che andrebbe oltre la logica del profitto e del consumo.

Come Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia, continueremo a lavorare per una città che sappia ascoltare e valorizzare i suoi luoghi e i suoi giovani, offrendo alternative reali e concrete. Una città che investa su spazi di aggregazione sani, accessibili e inclusivi, dove la cultura e la creatività possano essere protagoniste. Chiediamo all’amministrazione di aprire un confronto serio su questi temi, coinvolgendo tutti i soggetti interessati e lavorando insieme per una Cuneo migliore”.

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