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Lunedì 27 gennaio 2025

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Poesia, colore, memorie degli oggetti ritrovati che diventano arte

I fili, i neri e i quadrati di Angela Guiffrey che invitano alla riflessione, al silenzio, all’essenzialità

Bene Vagienna

La Guida - Poesia, colore, memorie degli oggetti ritrovati che diventano arte

Angela Guiffrey è nata a Torino, dove vive e lavora. Ma ha da sempre molti contatti con la provincia di Cuneo dove spesso espone. Si è diplomata in Decorazione presso l’Accademia Albertina di Belle Arti del capoluogo piemontese. Ha insegnato Discipline pittoriche presso il Liceo Artistico Cottini di Torino. Diverse sono le sue partecipazioni a mostre personali, tra le quali si ricordano: 2003 – Galleria Il Platano, Asti; 2005 – 10° Mostra d’Arte Contemporanea, Saluzzo; 2019 – Oltre la Figurazione, Castello Reale di Govone; 2023 – Collegno Fòl Fest, Collegno; 2024 – Verso l’invisibile, Museo Diocesano San Giovanni, Asti; Silenzi, Pinacoteca Comunale del Roero, Guarene. È vincitrice di concorsi pubblici: 2005 – Opere per Nuovo Palazzo di Giustizia di Asti, IV Concorso Nazionale di Pittura “Città di Fondi”, Latina; 2011 – Opere per Caserma della Guardia di Finanza di Torino; 2023 – Tre Nuove Acquisizioni Museo Civico P.A.A., Piscina; 2024 – “Grande Arco” Opera al Museo AR.CO, Corio. Ha partecipato inoltre a numerose collettive.

Molte le tecniche che usa  con una capacità unica di reinventare ambienti, ridare vita a cose dimenticate e abbandonate, anticipandone la distruzione totale. Dai manufatti, “ricami che donne vissute prima di me hanno eseguito” dice l’autrrice, e stracci che donne hanno ricavato da lenzuola, tessuti, tovaglie e corredi, secondo i modi passati dell’economia domestica delle massaie ai disegni su carta, nei quali il tradizionale tratteggio, di norma utilizzato strumentalmente per rendere i chiaroscuri, viene elevato a trama e i tratteggi vengono accostati e sovrapposti, fino a costruire superfici.
Motivo ricorrente nel lavoro dell’artista è il quadrato, figura di ordine, equilibrio e perfezione, con profondi risvolti simbolici. E poi i suoi  “neri” opere in cui l’uso del nero come colore dominante genera un’atmosfera di mistero, mentre gli eterei fili metallici o gli inserti di foglia oro aggiungono accenti di consistenza e contrasto. Con una tecnica mista su laminil: pigmento, filo metallico e impercettibili baluginii luminosi contribuiscono a narrare un’atmosfera metafisica in una rarefatta proiezione di trascendenza.

“Le riflessioni – dice Clizia Orlando – aniconiche raccolgono nell’essenzialità del segno la cifra stilistica della pittrice: sovrapposizioni monocromatiche s’intersecano a lievi accenni aggettanti, “fili”, che conducono a una sorta di legame dialogico con un’emotività appena sussurrata o tessere metalliche, che mettono in relazione il rigoroso impianto compositivo con il potenziale immaginifico dell’essere umano”.

“Sulla superficie di vecchie tele liberate da telai e cornici troppo delimitanti, – scrive Enrico Perotto – i pigmenti di colore azzurro, blu scuro, giallo-bruno, grigio-verde, grigio e nero si stratificano variabilmente, lasciando parzialmente scoperti i bordi laterali, secondo un linguaggio formale elaborato in chiave color field, associato a immissioni di elementi oggettuali di minima consistenza materiale, ma dall’alto valore poetico ed evocativo. Le opere di Angela Guiffrey si offrono al nostro sguardo come campi di forza o scenari di (im)perfezione, in cui si elabora una sorta di opus alchemico, di tensione creativa in bilico irrisolto tra razionalità e spiritualità, a testimonianza di una volontà di ricerca intensa e costante della “nostra perduta armonia” (Fausto Melotti, Linee, 1981). Nello spazio bipartito sospeso tra un sopra e un sotto, tutto si lega a un filo di speranza tra corrosione e preziosità”.

“Angela Guiffrey, che nulla lascia all’istinto, stratifica le pennellate tono su tono con metodicità, fino a creare una vera e propria tessitura pittorica tutt’altro che inerte, anzi percettivamente molto vibrante. La sua è una costante ricerca all’interno della pittura stessa per arrivarne fino alla essenza.  Non c’è dramma sulla tela,piuttosto c’è un invito ad andare oltre il limite del contingente, fino ad una realtà quasi metafisica, al di là del tempo e del fenomenico, per ritrovare in fondo la dimensione più intima e vitale che spesso nel quotidiano si smarrisce. È una pittura che invita alla riflessione, al silenzio, all’essenzialità” scrive Paola Malato.

Per Angelo Mistrangelo: “Poesia, colore, memorie, appartengono all’esperienza pittorica di Angela Guiffrey e a ripercorrere le strade dei ricordi, degli oggetti ritrovati, di un filo che si dipana nello spazio di tele finemente elaborate. Le sottili tensioni espressive contribuiscono a delineare le sequenze di una ricerca in divenire, di un dialogo tra l’artista, la materia e le vicende che coinvolgono la donna d’oggi. Opere che parlano di un passato che ritorna attraverso frammenti di tessuti, materiali, materiali e collage assemblati con sensibili accostamenti cromatici in spazi sapientemente ideati. La violenza sulle donne, la fatica di vivere, il “peso della leggerezza”, costituiscono altrettanti elementi di un dialogo che trasforma la realtà in racconti”. 

Alcune sue opere sono visibili alla mostra, prorogata fino al 26 gennaio, “Scene da un mondo (ir)responsabile 3” collettiva di artisti contemporanei nell’ambito della rassegna grandArte 2024 a cura di Giacomo Doglio, Enrico Perotto e Giuseppe Formisano presso Palazzo Lucerna di Rorà già Oreglia di Novello. Insieme a opere di Daniele Aletti, Stefano Allisiardi, Paolo Basso, Michele Bruna, Giovanni Buoso, Guido Giordano, Bruno Giuliano, Daniela M. Guggisberg, Margherita Levo Rosenberg, Elisa Nepote e Michelangelo Tallone. Sabato 15/18 e festivi 10/12 e 15/18. Qui domenica 26 sarà presentato il catalogo alle 16,30.

Angela Guiffrey, Corrosione, 2021, Tecnica mista e foglia rame su tela, 124 x 81 cm

Angela Guiffrey, Corrosione, 2021, Tecnica mista e foglia rame su tela, 124 x 81 cm

Angela Guiffrey - Costrizione

Angela Guiffrey – Costrizione

Angela Guiffrey,

Angela Guiffrey,

Angela Guiffrey

Angela Guiffrey

Angela Guiffrey

Angela Guiffrey

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