Tentata evasione alla Casa Circondariale di Cuneo questa mattina (venerdì 24 gennaio).
Un detenuto di nazionalità marocchina, mentre si trovava nei cortili per la fruizione della permanenza all’aperto è riuscito a scavalcare il muro perimetrale del cortile, tentando poi di raggiungere la cinta esterna del carcere. Gli agenti della Polizia Penitenziaria sono riusciti ad intercettarlo mentre tentava di nascondersi per non essere trovato ed era intento a cercare un varco per portare a compimento il tentativo di fuga. Una volta bloccato l’uomo è stato condotto dal medico perché sosteneva di essersi procurato una lesione durante lo scavalcamento, accertato il buono stato di salute, dopo essere stato denunciato all’autorità giudiziaria, l’uomo è stato ricondotto nei reparti detentivi.
A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Torna a sollecitare urgenti provvedimenti a tutela della Polizia penitenziaria in servizio Donato Capece, segretario generale del Sappe: “Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed è grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le Autorità competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione. Ogni giorno nelle carceri italiane, per minori e adulti, succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Anche la gestione dei detenuti con problemi psichiatrici, che hanno invaso le carceri dopo la chiusura degli O.P.G., merita attenzione ed una urgente e compiuta risoluzione. Certo è che la loro presenza ha fatto aumentare il numero degli eventi critici nelle carceri”.