Circa 4,5 milioni in più per il turismo: lo ha riferito l’assessore Marina Chiarelli in terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, relazionando su Defr e Bilancio di previsione. L’assessore ha evidenziato, dal 2024 al 2025, un aumento di 3 milioni e 365 mila euro di fondi regionali, un milione e 75 mila di fondi statali e circa 40 mila di fondi europei con un aumento totale di 4 milioni e 479 mila. L’operazione ha previsto l’introduzione di nuovi capitoli di spesa, in particolare quello della legge 18/1999 sulle strutture alberghiere per la formulazione di nuovi bandi nonché a favore dei consorzi e delle Atl e i vari soggetti della filiera turistica. Nel primo bilancio della Legislatura l’aumento delle risorse per il turismo risulta, quindi, di circa il 25%: da 17 milioni e 845 mila del 2024 a 22 milioni e 323 mila del 2025. Di questi oltre 21 milioni sono fondi regionali. In tal modo la Regione intende migliorare la governance del sistema turistico, promuovere il posizionamento del Piemonte nel mercato globale soprattutto in occasione degli eventi e innovare l’ecosistema turistico attraverso la transizione digitale. Il fine è di aumentare i flussi e le presenze turistiche ma, anche, di delocalizzare la domanda turistica con offerte coerenti con l’obiettivo della sostenibilità per preservare il territorio.
Dalle minoranze forti critiche per i tagli
Critiche sono invece arrivate dalle minoranza per i tagli in bilancio a politiche giovanili, cultura e sport e istituti storici. “Politiche giovanili queste sconosciute: non bastavano i tagli al contrasto al bullismo, l’assenza di politiche sociali dedicate al disagio giovanile e di fondi per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, la destra che non perde occasione per lanciare allarmi su fenomeni di devianza giovanile di fatto non investe niente sulle politiche giovanili e sul futuro delle giovani generazioni – dicono Alice Ravinale e Valentina Cera (Avs) -. Allarmanti sono poi i tagli alle attività culturali: oltre 2 milioni di tagli alle librerie, presidi di quartiere e di socialità, allo spettacolo, alle SOMS e alle attività culturali che tanti operatori del settore portano avanti con dedizione e coraggio, tenendo vive città, zone interne e periferie, creando una vera e propria rete sociale diffusa che migliora la vita delle persone e la sicurezza del territorio. Operatori che attendono anni per ottenere i pagamenti da parte della Regione, mettendo a rischio le loro attività e le condizioni dei tanti che lavorano nel settore. Tanto nel settore cultura come nel settore sport l’investimento è solo su grandi eventi, tralasciando del tutto il forte valore sociale che i due ambiti dovrebbero avere. L’80esimo della Liberazione per la Giunta Cirio non esiste: nel bilancio della Regione Medaglia d’oro al Merito Civile per la Resistenza non troviamo nemmeno un euro dedicato alle doverose celebrazioni del 25 aprile, e anzi vengono tagliati i fondi agli istituti storici della Resistenza. Una scelta politica chiara, che ci lascia senza parole”.
Sconcerto dal Pd per i tagli del 10% alle risorse destinate agli istituti storici: “La considerazione politica che la giunta regionale ha dell’80° anniversario della Liberazione si evince dal taglio del 10% delle risorse destinate agli Istituti storici della Resistenza – ha detto Domenico Ravetti, vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte -. Infatti, dalle tabelle illustrate dall’assessore Chiarelli in VI commissione risulta un taglio di circa 25 mila euro sui due capitoli dedicati agli Istituti: su 250 mila euro del 2024 c’è una previsione di spesa inferiore del 10%. Auspico un ripensamento, coerentemente agli impegni presi dal presidente Cirio. Resta, per ora, un’illusione la promessa del finanziamento della legge 41/1985 sui monumenti partigiani. Mi batterò in commissione e in aula per convincere Giunta e Consiglio che tutto ciò che riguarda la Resistenza e la Costituzione non deve essere in alcun modo penalizzato».
Forti reazioni anche dal Movimento 5 Stelle: “Abbiamo appreso in Commissione dei tagli ai fondi destinati ai bandi per la Cultura – ha commentato la capogruppo Sarah Disabato -. Abbiamo chiesto all’assessore Chiarelli di ripristinare le risorse, con sforbiciate di diverse decine di migliaia di euro a diversi settori, che sono importantissime per poter garantire le attività delle numerose realtà culturali sul territorio che già risentono da tempo del ritardo dei pagamenti, un altro problema da risolvere al più presto. Lo stesso vale per la promozione sportiva: ben vengano i grandi eventi come le ATP Finals di Tennis e le Universiadi a Torino, entrambi voluti e ottenuti dalla Giunta Appennino, ma non bisogna dimenticare le attività di base, con centinaia di famiglie che non riescono a pagare le quote di iscrizione ai propri figli. Il Movimento 5 Stelle ha proposto l’introduzione di un voucher destinato proprio alle attività sportive, per non far mancare il sostegno non solo ai cittadini che si trovano in difficoltà, ma anche alle associazioni piemontesi”.