Il presidente della Provincia di Cuneo e di Upi Piemonte, Luca Robaldo, sostenuto dalla sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra, ha lanciato nei giorni scorsi un appello ai parlamentari piemontesi per sostenere una proroga di un anno per la rendicontazione degli interventi relativi al programma di “messa in sicurezza dei ponti esistenti e realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza sul bacino del Po”.
All’appello ha risposto la vicepresidente nazionale del Partito Democratico, Chiara Gribaudo, che ha dichiarato:
“La mia risposta a questo appello è naturalmente sì. La proroga consentirebbe alle stazioni appaltanti di completare l’iter necessario per procedere alla aggiudicazione degli interventi infrastrutturali interessati. In mancanza della proroga si rischierebbe di vanificare, per alcuni interventi, il lavoro finora condotto per poter realizzare l’opera. Anci e Upi chiedono una proroga tecnica. Politicamente significa considerare che tra pandemia e crisi internazionali, opere importanti e impegnative come quelle previste da questo piano hanno avuto ritardi che non sono stati dovuti a inefficienze”.
Gribaudo ricorda poi l’iter del “Piano”: “Il piano ponti del Po nasce dal Governo Gentiloni ed è stato ampliato con il Ministro Giovannini. È stato il primo piano di investimenti per rimettere in sicurezza opere strategiche che collegano aree importanti del paese dal punto di vista sociale ed economico. Concedere questa proroga significa permettere a queste opere di essere realizzate, ma anche di modernizzare il sistema dei trasporti di queste aree, che sono strategiche, infatti parliamo dei ponti che tengono insieme aree territoriali e sistemi economici su cui il Paese deve continuare ad investire. Non possiamo – conclude la parlamentare Dem – permettere che le conseguenze della crisi sanitaria di cinque anni fa e le crisi internazionali interrompano un percorso che si è mostrato fin qui virtuoso”.