Tra gli “animali natalizi”, oltre all’asino e al bue, trova posto anche il cammello, in qualche modo legato alla figura dei magi. A collegare i cammelli (e/o i dromedari) ai magi non sono però né gli scritti del Nuovo Testamento, né i testi apocrifi e nemmeno gli scritti dei padri della chiesa. Basti pensare che di essi non si trova traccia alcuna nemmeno nei numerosi sermoni che proprio alla festa dell’epifania dedica, nel V secolo dopo Cristo, papa Leone I, il cui influsso sulla teologia e sulla prassi ecclesiale dell’epoca fu tale da farlo chiamare “Magno”, e dunque “il Grande”. È assai probabile invece che il raccordo di questi animali coi magi sia derivato da un passo del libro veterotestamentario del profeta Isaia che,
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Abbonati qui