Il battesimo di Gesù è una festa molto sentita nelle comunità e nelle Chiese ortodosse, poiché è considerata l’Epifania, cioè la manifestazione di Gesù al mondo. Come sottolinea l’Anolf di Cuneo, associazione promossa dal sindacato Cisl con l’attenzione per le migrazioni, domenica 19 gennaio la comunità macedone che vive nel territorio cuneese festeggerà l’Epifania. La comunità conta 9 mila persone.
Quest’anno però la festività del Battesimo assumerà una valenza ancora più importante per la comunità che ha come riferimento la parrocchia di San Michele Arcangelo della Chiesa ortodossa macedone con sede a Neive, poiché cadendo di domenica vedrà la partecipazione di molti più fedeli, che comunque ogni anno sono sempre numerosi. Dopo la cerimonia religiosa con la Divina Liturgia, seguirà il tradizionale tuffo nel fiume o bacino lacustre più vicino alla sede della chiesa, presso il ponte di Neive.
In chiesa, durante la cerimonia religiosa, verrà benedetta dell’acqua in recipienti che sarà poi portata con una processione e versata nel fiume, rendendo così benedetta tutta l’acqua che scorre. Molti giovani e meno giovani si tufferanno per recuperare una croce lanciata dal sacerdote, ricordando l’ingresso nel Giordano di Gesù per essere battezzato da Giovanni Battista.
Come fa sapere l’Anolf, Padre Michele, il parroco della comunità di Neive, ci tiene a sottolineare l’aspetto più religioso e di fede della festività, mentre la parte più “popolare e, se vogliamo spettacolare” del tuffo, anche se legata alla festa religiosa, rappresenta un aspetto più tradizionale che comunque rinsalda l’appartenenza e il legame della comunità.
La presenza macedone sul territorio cuneese è stata documentata nel docufilm dell’Anolf di Cuneo, intitolato “Siamo qui da vent’anni”, del regista Sandro Bozzolo, che racconta proprio episodi della vita e del lavoro dei Macedoni, ed in special modo racconta proprio la tradizionale festa dell’Epifania di Neive.