La Guida - L'informazione quotidiana in Cuneo e provincia

Venerdì 17 gennaio 2025

Accedi a LaGuida.it per leggere il giornale completo.

Non hai un accesso? Abbonati facilmente qui.

A processo per furto aggravato e tentata estorsione

Sottrae ad un carpentiere tutti gli attrezzi di lavoro conservati in un magazzino e poi chiede un incontro "per sistemare la cosa"

Cuneo

La Guida - A processo per furto aggravato e tentata estorsione
Tribunale

 

Si è concluso con una condanna ad 1 anno e 10 mesi, oltre al pagamento di 350 euro di multa, il processo per furto aggravato e tentata estorsione a carico di Skraqi Endri, cittadino albanese accusato di aver sottratto ad un carpentiere tutti gli attrezzi di lavoro che conservava in un magazzino adiacente la propria abitazione e di aver successivamente contattato il derubato chiedendo un incontro ‘per sistemare la cosa’.
“Avevo lavorato con lui per alcuni mesi tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 in un cantiere a Caraglio. Il 10 agosto del 2021 mia sorella vide due uomini che parcheggiavano un furgone davanti al mio magazzino e caricavano tutti i miei attrezzi, poco dopo mi chiamò per confermare che mi aveva preso il mio materiale e che dovevamo incontrarci per sistemare la cosa”. All’appuntamento il derubato si presentò con i Carabinieri a cui aveva segnalato il furto; all’uomo venne anche contestata la guida senza patente e l’assenza del permesso di soggiorno. Dal canto suo l’imputato non negò di aver preso quegli attrezzi, ma di averlo fatto in un’ottica di scambio di attrezzature, dato che era convinto che il carpentiere fosse l’autore di alcuni furti di materiale avvenuti nel cantiere dove avevano lavorato insieme e il cui titolare era il cognato. Anche l’operaio derubato aveva confermato questa versione dei fatti, “era convinto che io avessi rubato in quel cantiere, diceva che c’erano le immagini delle telecamere che mi riprendevano e che dovevamo aggiustare la cosa. Non mi chiese mai espressamente del denaro”. Anche un altro testimone impiegato in quel cantiere aveva confermato la sparizioni di alcune attrezzature che però erano di poco valore. Per il Pubblico Ministero Pier Attilio Stea i due furti non potevano quindi essere messi in relazione, poiché l’imputato non si era limitato a recuperare quella pensava fosse la refurtiva, ma si era impossessato di tutti gli attrezzi che il carpentiere aveva acquistato in tanti anni di attività artigianale e per questo ne aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Per l‘avvocato Mathias Conoscente, invece, nessuna delle due accuse era stata provata, a partire dal furto che non poteva essere considerato aggravato poiché quel magazzino aperto e separato dalla casa non poteva essere considerato furto in abitazione, così come per l’accusa di tentata estorsione non erano state provate le violenze e le minacce, tanto che prima di recarsi al magazzino del carpentiere, più volte aveva cercato di contattarlo telefonicamente.
Il giudice ha parzialmente accolto queste motivazioni, riqualificando il primo capo d’imputazione senza l’aggravante del furto in casa e valutando la lieve entità del secondo capo d’accusa.

La Guida - testata d’informazione in Cuneo e provincia

Direttore responsabile Ezio Bernardi / Editrice LGEditoriale s.r.l. / Concessionaria per la pubblicità Media L.G. s.r.l.

Sede legale: via Antonio Bono, 5 - 12100 Cuneo / 0171 447111 / info@laguida.it / C.F. e P.IVA: 03505070049
Aut. Tribunale di Cuneo del 31-05-1948 n.12. Iscrizione ROC n. 23765 del 26-08-2013

La Guida percepisce i contributi pubblici all’editoria previsti dalle leggi nazionali e regionali.
La Guida, tramite la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Privacy Policy Amministrazione trasparente