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Giovedì 16 gennaio 2025

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Nuova vita per i Giardini Fresia? Il Comune partecipa a un bando per riqualificarli

Specie locali, prati fioriti, 22 nuovi alberi, poca manutenzione e belvedere sulla Bisalta. La proposta progettuale redatta dall’architetta milanese Roberta Filippini e Associazione Art.Ur

Cuneo

La Guida - Nuova vita per i Giardini Fresia? Il Comune partecipa a un bando per riqualificarli

I Giardini Fresia potrebbero avere una nuova vita: l’idea c’è, ora il Comune la candida ad un bando su fondi europei per reperire le risorse che permettano di realizzarla. Se finanziato, il progetto potrebbe ottenere fino a 2 milioni e mezzo di euro, con un 10% di cofinanziamento da parte dell’Amministrazione.

Quella della riqualificazione dell’unica area verde del centro storico è una delle vecchie questioni che fanno discutere la città ormai da anni, specialmente dopo i vari episodi di atti vandalici e danneggiamento che anno interessato i giardini. “Per me restituire alla città uno spazio storico come quello, facendolo tornare vitale e vissuto, è stata una priorità fin da inizio mandato, ma l’investimento necessario per un intervento del genere è ingente e serviva trovare una fonte di finanziamento per poter mettere mano al progetto – ha spiegato l’assessore al Verde Pubblico Gianfranco Demichelis -. Il problema è che quei giardini non sono classificati come storici e quindi il loro recupero non può essere candidato a molto dei bandi di finanziamento per aree verdi. Il bando ‘Forestazione urbana’ della Regione Piemonte, a valere su fondi europei, sembra invece poter fare al caso nostro”.

Il Comune si è candidato al bando, chiuso il 21 gennaio, con un progetto redatto dall’architetta milanese Roberta Filippini. Filosofia alla base del progetto, così come richiesto dal bando, l’attenzione alla natura e alla biodiversità dei luoghi, tenendo in considerazione anche l’impatto sul cambiamento climatico: gli interventi finanziati devono infatti puntare alla riduzione delle isole di calore e, secondo le prime stime, in questo caso lo faranno non solo sui 7.000 m2 dei giardini ma anche su un’ulteriore area circostante con 100 metri di raggio. “L’intenzione è riqualificare quei giardini riprogettandoli attraverso la natura. Per riportarli al loro splendore originario è necessario rispettare la storia di quei luoghi. Vogliamo renderli un’oasi urbana, considerato che possono diventare il polmone verde del centro storico. Lavoreremo sulle potenzialità, molte delle quali, come il belvedere per dirne solo una, sono andate perse nel tempo” ha spiega l’architetta.

Il progetto prevede la scelta di specie autoctone, con attenzione a quelle che resistono al Tarlo Asiatico, bordure con prati fioriti che attirano insetti impollinatori, pavimentazione in ghiaia, permeabile, e mantenimento delle storiche roccaglie, ancora esistenti, che delimitano gli stradini. Niente più prati all’inglese, che richiedono molta manutenzione e non garantiscono la biodiversità. Verranno mantenuti tutti gli alberi, principalmente tigli, e verranno piantati 22 nuovi alberi. A ricordare che quell’area è nella memoria di molti cuneesi “il giardino zoologico” saranno animali un po’ diversi da quelli del vecchio zoo: farfalle e insetti impollinatori attratti da essenze adatte, ma anche magari giochi per bambini che richiamino gli animali nella forma. Per riaprire il belvedere sulla Bisalta e sulle Alpi, tagli e pulizia permetteranno di allargare la vista e verranno installate vasche in pietra con specie perenni e tipiche dei cosiddetti “giardini della pioggia.

Punto cardine del progetto sarà la poca manutenzione che richiederà la nuova area, grazie anche all’utilizzo di piante perenni e non stagionali. Infine, per garantire la vivibilità del giardino verrà realizzata una sorta di serra, costituita da un pergolato con rampicanti che può essere chiuso, per ospitare un eventuale punto ristoro o attività didattiche e ricreative in un locale coperto.

Ad affiancare l’architetta Filippini nella redazione del progetto che il Comune ha candidato anche l’associazione Art.Ur, che si è occupata della comunicazione e del processo partecipativo di cui la progettazione sarà oggetto. “Non avviamo questo percorso condiviso solo perché è richiesto dal bando della Regione – ha spiegato Michela Giuggia – ma perché crediamo serva una partecipazione attiva dei cittadini, perché un progetto calato dall’alto sulla città non funzionerebbe. Insieme a Social Fare, realtà torinese, coinvolgeremo cittadini, associazioni e chiunque altro voglia essere partecipe nella rivitalizzazione dei giardini. Il primo passo saranno dei questionari per raccogliere bisogni e aspettative, poi una giornata di workshop mirata proprio a capire cosa la città vuole dai nuovi giardini. Per terminare una mostra di restituzione che presenti a tutti il progetto”.

La proposta candidata dal Comune, che non è ancora un progetto esecutivo ma in caso di finanziamento avrà un anno per diventarlo e dare il via ai lavori, ha riscosso il favore di tutti i consiglieri presenti alla commissione consiliare nel corso della quale è stata presentata. “Bellissimo progetto: speriamo di vederlo presto realizzato. Certo poi andrà chiuso di notte” ha detto Franco Civallero (FI). “A vedere questa bella proposta aumentano i rimpianti: non potevate affidare all’architetta Filippini anche piazza Europa?” ha ironizzato Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia). D’accordo con lui Paolo Armellini: “Bellissimo progetto e piazza Europa poteva essere altrettanto, rispettando storia e cedri. Anche sulla necessità di chiudere nelle ore notturne sono d’accordo”. Da Flavia Barbano (Centro per Cuneo) un suggerimento: “Potremmo trovare qui un angolo per la bacheca con il ricordo degli animali domestici, di cui si è parlato nello scorso Consiglio”. Complimenti anche dalla capogruppo PD Claudia Carli: “Progetto prezioso he riporta in vita un’area nel cuore di tutti. Incrociamo le dita, ma se non andasse bene, ora lo abbiamo e lo terremo per candidarlo ad un altro bando”. Per saperlo bisognerà attendere tre mesi, quando arriverà il verdetto della Regione.

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