Al Filatoio di Caraglio il 2025 si apre con tre nuovi appuntamenti collaterali alla mostra “Robert Doisneau. Trame di vita”, che a gennaio indagheranno mondi meno noti del grande fotografo umanista francese: la vita e il lavoro degli operai nelle fabbriche francesi della prima metà del ‘900 e il nefasto periodo della Seconda guerra mondiale caratterizzano, infatti, la prima parte della sua carriera, una produzione ancora poco conosciuta ma profondamente formativa. Il primo, dal titolo “Doisneau e il mondo del lavoro”, si svolgerà venerdì 10 gennaio. Il curatore della mostra Gabriel Bauret racconterà aspetti dell’opera di Robert Doisneau ancora poco indagati quando, negli anni precedenti e successivi alla guerra, lavorò come fotografo industriale e in seguito documentò l’attività di piccole imprese artigianali, prima di diventare freelance e collaborare con prestigiose riviste politicamente impegnate. La conferenza approfondirà il mondo del lavoro attraverso tre reportage realizzati presso le fabbriche Renault, le miniere di Lens e la manifattura di Aubusson, dai quali già si percepisce la profonda umanità che si ritrovano negli scatti più famosi del fotografo.
Nell’appuntamento di venerdì 24 gennaio, saranno la divulgatrice Maria Teresa Milano e il polistrumentista Luca Pellegrino, con parole e brani della Resistenza, a guidare il pubblico alla scoperta delle immagini catturate dall’obiettivo di Doisneau durante la Liberazione: scatti che raccontano la paura, il coraggio e la capacità di resistere e si trasformano in un racconto collettivo e condiviso che si fa memoria di tempi tragici.
L’incontro di venerdì 31 gennaio, infine, vedrà Alice Bernadac, conservatrice della Cité internationale de la tapisserie di Aubusson, e Roberta Genta, vicedirettrice dei Laboratori di Restauro del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, approfondire il reportage di Robert Doisneau “Aubusson et la renaissance de la tapisserie” pubblicato nel marzo del 1946 sulla rivista “Le Point”. L’ingresso agli incontri è gratuito.