“Versi a Dio” è la più importante rassegna di poesia religiosa uscita in questi anni in Italia. Esce per l’editore Crocetti, con curatela di Davide Brullo, Nicola Crocetti e Antonio Spadaro; e con prefazione di Papa Francesco. Una meraviglia dove insieme c’è la dimensione sacra della poesia e dell’uomo che mediante il linguaggio poetico si eleva fino a piagare il cuore del divino.
“La vita senza poesia non funziona”, scrive papa Francesco nella lettera introduttiva, perché tutti aneliamo, desideriamo, conteniamo quel seme divino che rigetta la finitudine e ci spinge oltre e la poesia, l’arte, come l’esperienza di Dio è sempre “debordante” e “nulla limita il dire del poeta”, per questo è necessario che sia pronto alla critica, che impari da essa.
Nella raccolta c’0è davvero di tutto dal canto cosmologico dei pigmei dell’Africa equatoriale alle invocazioni degli sciamani delle steppe, dai versi dei precolombiani del Guatemala al Prologo del Vangelo di Giovanni, dalle poesie dell’indiano Tukarama a quelle di Cristina Campo, Yose Ben Yose a Mahmud Darwish, dai versi di Milarepa a quelli di Boris Pasternak, da Giovanni della Croce a Ikkyū e ‘Attār.
È la fame di significato, che accomuna tutta la ricerca poetica, insieme alle domande più classiche di ogni essere umano. E la poesia è uno degli strumenti privilegiati per la ricerca di un significato, specie quando essa è scritta per celebrare il divino. Alla fine resta una domanda: esiste una soglia che distingue poesia e preghiera? La preghiera, spiega Spadaro, è innanzitutto un rivolgersi a Dio per dialogare. E la poesia, in questo dialogo profondo, è un sistema di segni, di immagini, di fonemi, che ci siamo inventati per pensare più a fondo e per sognare.
Versi a Dio – Antologia della poesia religiosa
a cura di Davide Brullo, Nicola Crocetti, Antonio Spadaro
Crocetti
30 euro