Dopo la pausa delle festività di fine anno, riprendono i controlli, anche nell’Oltrestura, contro il tarlo asiatico del fusto. I tecnici, fino al 15 marzo, svolgeranno i monitoraggi intensivi nella zona cuscinetto (parte del territorio dei comuni di Cuneo, Bernezzo, Caraglio, Cervasca) che devono obbligatoriamente essere eseguiti per quattro anni dall’ultimo ritrovamento. I controlli sono effettuati da tecnici appositamente formati, dottori in Scienze Forestali, in Scienze Agrarie, in Scienze naturali, in Scienze Biologiche, individuati dal settore Fitosanitario della Regione come assistenti Fitosanitari, incaricati dall’Istituto per le piante da legno e l’ambiente che collabora con la Regione Piemonte per la gestione dell’emergenza. I tecnici effettuano i controlli in squadre di due persone per un totale di 10 squadre che operano sul territorio. Sono muniti di tesserino di riconoscimento e di giubbotto ad alta visibilità arancione.
È stata effettuata una campagna informativa a tappeto con la distribuzione di un pieghevole, immesso nelle buche delle lettere di tutta l’area e affissa una locandina.
Nel settembre 2018 era stato ritrovato, a Madonna dell’Olmo, un focolaio e, a inizio 2021, piante infette erano state scoperte in diverse zone di Cuneo. Nel caso ne venissero trovate altre, la normativa prevede l’abbattimento degli alberi e di tutti quelli che fanno parte delle specie attaccate dal tarlo nell’arco di 10 metri. Le operazioni di taglio e distruzione vengono effettuate dalla Regione, senza costi per i proprietari. Per 4 anni non potranno essere piantate, neanche in vaso, specie che rientrano tra quelle a rischio.