Anas non ci sta a passare da sprovveduto e con una lunga e dettagliata nota spiega perché e come il 30 dicembre il Tenda bis avrebbe potuto essere aperto alla viabilità.
La proposta di Anas transito nella cosiddetta “modalità di cantiere” discussa nella CIG del 16 dicembre scorso nasceva dalle istanze dei territori che avevano portato la società ad attivare, già nel 2023, una serie di studi approfonditi.
“Sottoposta l’ipotesi al Comitato di Sicurezza della Commissione Intergovernativa (CIG) a marzo 2023, questa era stata inizialmente scartata poiché l’avanzamento dei lavori non forniva le sufficienti garanzie in termini di sicurezza per l’utenza in transito, subordinando la riapertura in “modalità cantiere” al completamento di alcune dotazioni indispensabili che all’epoca erano in corso di realizzazione. Con l’avanzamento importante di tutte le lavorazioni, a inizio ottobre 2024 Anas e il Commissario Straordinario hanno riproposto all’attenzione degli organi CIG la proposta di apertura anticipata al traffico del nuovo tunnel per il 30 dicembre 2024, grazie anche all’analisi degli scenari di rischio redatta dal professor Lorenzo Domenichini, docente universitario tra i massimi esperti internazionali di sicurezza in galleria, che ha anche redatto il documento di sicurezza in cui sono descritte tutte le installazioni per l’apertura al traffico in modalità definitiva. Tale proposta è stata illustrata alla Commissione Tecnica ed al Comitato di Sicurezza della CIG durante gli incontri dell’11 e 12 dicembre ed è stata infine presentata in sede di CIG lunedì 16 dicembre”.
La normativa di riferimento
“L’apertura al traffico della nuova galleria in fase di cantiere entro fine anno è un’eventualità ampiamente indagata, definita da disposizioni normative di rango nazionale (D.lgs. n. 285 del 1992 e s.m.i. o Nuovo Codice della Strada; D.P.R. n. 495 del 1992 contenente il Regolamento esecutivo e attuativo del Codice della Strada; Direttiva del 24 ottobre 2000 n. 6688; D.M. del 10 luglio 2002; D.lgs. 15/03/2011 n. 35). L’applicazione di tali norme consente di mantenere alto il livello di sicurezza all’interno dei cantieri stradali, con traffico in esercizio, assicurando le condizioni di sicurezza sia per l’utenza stradale che percorre la strada interessata dal cantiere sia per i lavoratori che svolgono le loro mansioni.
La proposta avanzata da Anas e dal Commissario Straordinario, infatti, è stata sottoposta a un’estesa analisi, assai dettagliata, che ha interessato ogni aspetto relativo alla sicurezza della circolazione lungo un’opera in via di completamento non ancora dotata di tutte le dotazioni previste per l’apertura al traffico definitiva. Essa, in piena corrispondenza con quanto previsto dal D.M. 12/07/2021, prevedeva la riduzione delle velocità, il distanziamento minimo tra i veicoli, i presidi antincendio e un segnalamento integrativo per gli utenti.”
La decisione della CIG del 16 dicembre 2024
“Quanto sopra esposto è stato rappresentato alla CIG e agli organi ad essa correlati al fine di dare una risposta concreta al territorio. Il parere della Commissione, in particolare della delegazione francese, è stato negativo nonostante alla data del 30 dicembre sarebbe stata presente la maggior parte delle dotazioni indispensabili per la sicurezza come la ventilazione, le segnaletiche, l’illuminazione, l’impianto rilevazione incendi, la funzionalità della rete idrica e la rete di comunicazione. Elementi in via di realizzazione come la pressurizzazione dei bypass pedonabili sarebbero stati compensati dall’istituzione di un servizio continuo di sorveglianza della circolazione, dalla realizzazione di una postazione fissa di controllo del tunnel con presidi antincendio e da un servizio di pronto intervento impianti e di soccorso operativo 24 ore su 24, contromisure integrative ampiamente studiate per consentire il transito in sicurezza.”
Il cronoprogramma e i lavori
“Alla luce di quanto disposto dalla CIG il 16 dicembre, Anas attende di ricevere dall’Impresa esecutrice il cronoprogramma per l’apertura al traffico definitiva della nuova opera, cronoprogramma che nel corso degli ultimi mesi è stato modificato e rimodulato proprio in vista dell’apertura al traffico in “modalità cantiere” entro il 30 dicembre 2024. Non appena pervenuto sarà trasmesso alle delegazioni CIG per la programmazione delle prove e dei collaudi sugli impianti.
In attesa di un cronoprogramma aggiornato si può stimare il completamento dei lavori sugli impianti all’inizio della primavera, cui seguiranno i collaudi. Anas si impegna a svolgerli nel più breve tempo possibile e auspica che anche i colleghi francesi, per la parte di collaudi a loro riferita, possano concluderli prima dei 75 giorni annunciati. Proprio all’esito positivo dei collaudi, infatti, la nuova canna del tunnel sarà aperta al traffico.
Il completamento delle opere residue in progetto, in particolare la rettifica dei tornanti francesi, richiederà alcuni mesi di lavoro in più, attività che come previsto in origine sarà svolta a traffico aperto lungo il collegamento internazionale con il senso unico alternato.
Chiaramente, tali previsioni richiederanno un’attenta valutazione della situazione contrattuale dell’Impresa esecutrice.
Le lavorazioni per il completamento del tunnel stanno procedendo speditamente. A ottobre 2024 è stato ultimato lo scavo dei circa 200 metri di deviazione dell’imbocco della galleria lato Francia, completo di arco rovescio e del rivestimento definitivo. Tutti i 10 bypass pedonali sono stati completati, così come i 3 bypass carrabili e la cabina impianti e sono in corso gli allestimenti. Sono in fase di completamento la realizzazione dei marciapiedi e delle pavimentazioni e sono in avanzata fase di installazione le dotazioni impiantistiche (impianto di illuminazione, ventilazione, idrico-antincendio, alimentazione elettrica etc.). Sul lato francese, oggetto degli importanti lavori a seguito della tempesta Alex, sono stati eseguiti e quasi completati tutti i consolidamenti delle aree esterne. È stata inoltre completata la costruzione del ponte sul Rio de la Cà, sul quale è già stata eseguita la prova di carico. In corso anche la realizzazione delle berlinesi lungo i tornanti francesi dove è previsto che i lavori proseguano fino al completamento che avverrà in regime di traffico.”
Il tunnel storico
“L’attivazione dell’appalto per l’alesaggio del tunnel storico è prevista al termine di tutti i lavori in carico all’Impresa Edilmaco, compresa la rettifica dei tornanti, comunque nel corso del 2025 e per una durata dei lavori di circa 2 anni. Il progetto è concluso da mesi ed è attualmente alla disamina degli organi tecnici della CIG. L’importo dei lavori è invariato e le somme per la quota parte italiana sono già a disposizione.
Va sottolineato che la partecipazione dell’Impresa attualmente impegnata in cantiere alla nuova gara è esclusa nello stesso Atto di Sottomissione sottoscritto dalle parti e che l’Impresa stessa ha chiesto lo stralcio dei lavori relativi alla vecchia canna impegnandosi a concludere i lavori di costruzione del solo tunnel nuovo.
All’interno del tunnel storico sono stati eseguiti i consolidamenti propedeutici all’alesaggio lungo 2,4 km di galleria sui 3 km complessivi e sono stati completati la berlinese d’imbocco sul lato italiano e il riempimento del tratto terminale. È in corso lo scavo della deviazione (attività in carico alla stessa impresa Edilmaco).”
La circolazione nel nuovo tunnel
“Una volta completata l’installazione e il collaudo delle parti impiantistiche e le opere civili residue la nuova galleria sarà aperta al traffico.
Al pari dell’ipotesi di transito in “modalità cantiere” anche la possibilità di aprire il nuovo tunnel a doppio senso di marcia è stata ampiamente indagata e sono stati eseguiti appositi studi tecnici a supporto, sempre dal professor Lorenzo Domenichini. Tuttavia, tale proposta avanzata da Anas è stata rigettata dagli organi tecnici della CIG.
Anas è fortemente impegnata nel completare i lavori nel minor tempo possibile e ha messo in campo, con l’impresa esecutrice, ogni risorsa disponibile avanzando al contempo proposte migliorative per mitigare i disagi a vantaggio del territorio fortemente gravato dall’assenza del collegamento internazionale.”