Come abbiamo visto nelle precedenti puntate (La Guida del 5 e del 12 dicembre, ndr), l’edificio del Ginnasio-Liceo di Cuneo non godeva di buona salute, almeno fino agli anni ’20 del Novecento, data in cui era ancora nell’odierna via Cacciatori delle Alpi, fra le antiche mura che erano appartenute al Convento delle Clarisse. Ma, l’11 gennaio del 1930, si capisce da una missiva al podestà di Cuneo, Giovan Battista Imberti, che, dopo un’ispezione, il Ministero della Educazione nazionale aveva richiesto cospicue migliorie, quali la costruzione di cinque nuove aule, il rifacimento di “tutte le latrine” (così dicevano), la costruzione di una “per le fimmine” (sic forse il dattilografo era siciliano?), il rifacimento in legno dei pavimenti dell’aula di fisica, il rinnovamento di tutto l’arredo della presidenza, poco decoroso, e di cattedre e predelle.
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