Sta progettando la Città della Salute di Torino, è in pieno contenzioso amministrativo con ricorso al Tar e una richiesta risarcimento di 10,8 milioni per il mancato affidamento del Ppp per l’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, e ora è l’unico in corsa per costruire la Città della Salute di Novara. La Inc Sta, del Gruppo Dogliani, la famiglia narzolese.
Le strade tra Regione Piemonte e il Gruppo di Matterino Dogliani si incrociano ancora una volta sul fronte sanità. Prima si fa avanti per il progetto di partenariato pubblico privato a Cuneo per la progettazione del nuovo ospedale intorno al Carle di Confreria, partenariato poi bocciato e ora alle prese con il ricorso al Tar e la richiesta danni.
Nel mentre Consorzio Sis l’associazione temporanea di impresa che fa capo alla famiglia Dogliani di Narzole si fa avanti per il mega progetto del Parco della Salute di Torino. Alla Regione Piemonte era pervenuta una sola offerta per la realizzazione del nuovo ospedale, un progetto da oltre 400 milioni di euro sempre in Ppp.
Ora anche per la Città della Salute di Novara a capo di un Ati di aziend un progetto che attende da anni che ha avuto una serie di difficoltà che lo hanno fatto slittare in avanti. Ora l’offerta per la realizzazione, comprensiva del progetto esecutivo è arrivata e dopo ka verifica della correttezza formale della documentazione, verrà nominata un’apposita commissione di valutazione che, entro un paio di mesi, dovrà accertare se l’offerta ottempera a tutte le caratteristiche richieste dal bando, chiuso venerdì 20 dicembre, entrando nel merito del progetto esecutivo. La società avrà 5 anni di tempo per costruire materialmente il nuovo ospedale e da quel momento si cominceranno a considerare le 25 annualità che costituiscono il compenso per l’operatore economico, un canone annuo di di 30 milioni a favore della società vincitrice del bando.