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Sabato 21 dicembre 2024

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Bando Cultura 2023, difficoltà legate ai ritardi nei pagamenti

Interrogazione alla Giunta delle Consigliere Alice Ravinale e Giulia Marro (AVS)

Torino

La Guida - Bando Cultura 2023, difficoltà legate ai ritardi nei pagamenti

Le consigliere regionali Alice Ravinale e Giulia Marro del gruppo AVS hanno presentato un’interrogazione rivolta all’assessora alla Cultura della Regione Piemonte per fare chiarezza sui ritardi nell’erogazione dei fondi previsti dal Bando Cultura 2023 e sull’incertezza riguardante il Bando Cultura 2024, di cui non è ancora uscita la graduatoria a una settimana dalla fine dell’anno. “La cultura è un pilastro fondamentale per la coesione sociale e lo sviluppo del nostro territorio, da cui dipendono tante filiere lavorative e la vita aggregativa delle nostre città e paesi. I ritardi nell’erogazione, da parte della Regione Piemonte, dei fondi già riconosciuti con il Bando Cultura 2023, chiuso da ormai un anno, stanno mettendo in grave difficoltà molte realtà culturali, che rischiano di vedere compromessa la propria sostenibilità economica – ha dichiarato Alice Ravinale, capogruppo di AVS -. Non possiamo accettare che la mancanza di pianificazione penalizzi ancora gli operatori culturali, in un momento in cui il settore sta ancora cercando di riprendersi dagli effetti della pandemia e in cui l’inflazione pesa sulle vite di tutti e loro”.
La consigliera Giulia Marro ha sottolineato l’urgenza di intervenire anche sui fondi ancora da assegnare per il 2024: “Le lunghe tempistiche per l’approvazione della delibera sul Bando Cultura 2024 stanno aggravando una situazione già critica. Rischiando un appiattimento del panorama culturale regionale. Ricordo che le associazioni culturali non possono nemmeno accedere a strumenti finanziari come fideiussioni bancarie senza la garanzia dei contributi regionali. Chiediamo all’Assessore risposte immediate e la garanzia che i fondi vengano erogati in tempi rapidi e che non si ripetano gli stessi problemi per il 2025″.
“Il settore culturale è un bene comune che arricchisce tutta la comunità piemontese – concludono Ravinale e Marro -. È compito della Regione sostenere queste realtà con strumenti adeguati e tempi certi”.

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