A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, torna in Consiglio comunale la richiesta dell’installazione di autovelox fissi su alcune strade, provinciali e statali, che negli anni si sono rivelate particolarmente pericolose per via dell’eccessiva velocità e i limiti non rispettati. Via Rocca tra Passatore e Roata Rossi, la SP 197, via della Battaglia e via Bra all’altezza dell’abitato di Ronchi, per citare le più critiche, in passato scenari di incidenti gravi, anche mortali.
A riportare la sicurezza stradale al centro dell’attenzione, ancora una volta Paolo Armellini (Indipendenti): “Nonostante la mia interpellanza del 18 aprile scorso, ultima di 13 interpellanze presentate su tema da me e altri consiglieri in questa consiliatura, che descriveva le frequenti violazioni dei limiti di velocità su altipiano e frazioni, nulla è stato fatto. Cito la situazione di Passatore per dirne una: i cittadini sono esasperati, a fronte di un limite dei 50 km/h la velocità media delle auto si attesta sugli 80 orari. Ci avevate spiegato che occorreva aspettare il nuovo Codice della Strada per installare velox fissi: ora il nuovo Codice c’è. Cosa aspettiamo ancora?”.
“Purtroppo non è così semplice – gli ha risposto l’assessora alla Polizia Locale, Cristina Clerico -. Quello della sicurezza stradale è un tema centrale per noi, ma purtroppo la giungla che si è generata intorno al tema autovelox dopo l’ordinanza del 2024 ancora non è stata risolta e riguarda tutti gli autovelox, non solo quelli fissi. A luglio la Cassazione ha precisato che fino a che non ci saranno i criteri di omologazione, per cui stiamo ancora aspettando i decreti ministeriali che li definiscano, i velox non possono essere considerati omologati e quindi le multe fatte a seguito dell’utilizzo di quei macchinari possono essere impugnate da parte degli automobilisti. Andava fatta chiarezza con il nuovo Codice della Strada, per sanare i macchinari già esistenti e in uso, ma così non è stato e finché non c’è il decreto ministeriale il problema omologazione non è risolto. Speriamo il Ministero sblocchi la situazione al più presto, ma in questo momento siamo stati invitati ad attendere che venga chiarito il tema prima di installare nuovi autovelox, mentre c’è una vera e propria giungla giuridica sull’utilizzo di quelli attualmente in uso. Purtroppo tutto questo non aiuta”.
Armellini aveva sollecitato, nell’attesa di poter installare i tanto attesi velox fissi, altri interventi che potessero contribuire a mitigare la velocità. “Non si può rispondere che non si può far nulla. Le alternative all’autovelox fisso ci sono da sempre, penso a quelli mobili con la presenza delle pattuglie, i dossi o altro”. Gli ha risposto l’assessora Clerico: “Il comando di Polizia Locale sta implementando i passaggi in alcune aree del territorio tormentate da traffico pesante e poco coerente con la sicurezza degli abitanti, come via Carle a Confreria, Piccapietra a Madonna dell’Olmo o il concentrico di San Rocco. Anche se non sono assolutamente risolutivi. Cosa si può fare per Ronchi, la provinciale 197 e via Rocca? È sicuro che appena sarà chiaro cosa potremo installare lo faremo, ma dobbiamo capire quali velox saranno consentiti e omologati. Altri interventi, di tipo strutturale, non possiamo farli, del resto parliamo di strade di cui non siamo titolari. Ma quel che servirebbe davvero è un cambio di mentalità. Su questo stiamo portando avanti, anche con l’Ufficio Mobilità, progetti di sensibilizzazione nei confronti dei giovani, come Crash.it, che ha come target i ragazzi delle superiori: è meglio formare i nuovi conducenti che cercare di raddrizzare quelli che hanno la patente da anni”.
Non soddisfatto il consigliere Armellini: “Non posso essere soddisfatto se mi dite che niente si può fare e che dovete aspettare ancora: intanto le persone muoiono. Non vedo intenzione di intervenire: ci sono altri strumenti in attesa dei velox. Poi mi chiedo: quello di Pogliola è omologato? Lì è servito.”