La mancata riapertura entro fine anno del Tenda bis continua ovviamente a far discutere anche a livello politico. Sul tema intervengono la deputata Chiara Gribaudo e il consigliere regionale Paolo Calderoni del Pd, con una nota stampa.
“Ribadiamo l’inopportunità di proseguire con questa politica degli annunci che crea continuamente false speranze – scrivono gli esponenti del Pd – Per chi si è sempre attenuto ai fatti più che alle promesse, era ed è evidente che fossero insufficienti le garanzie per il passaggio delle auto, in un tunnel del Tenda che è ancora un cantiere e dove gli impianti di sicurezza sono installati per meno del 50%.
Si dice che l’Anas fosse pronta ad aprire la nuova galleria “in modalità cantiere” il prossimo 30 dicembre, ma i francesi hanno ribadito la loro intenzione di farlo solo a galleria ultimata (mancano ancora 200 metri), messa in sicurezza e collaudata.
La replica di Edoardo Rixi, viceministro alle infrastrutture, è una toppa peggio del buco “A questo punto il ripristino del vecchio tunnel se lo facciano i francesi, noi non lo facciamo più”. E questa sarebbe la nostra classe di governo, ma vi rendete conto?
Come se non bastasse il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, rincara la dose: “Inaccettabile. Non si invochi la sicurezza”. E cosa si deve invocare, di grazia?
Cirio ha anche annunciato lo stanziamento nel 2025 di 1 milione di euro da parte della Regione come compensazione per la lunga chiusura, al posto dei 3 milioni di ristori di governo o Anas promessi mesi fa e mai arrivati.
Lungi da noi addossare ogni responsabilità a Governo e Regione in un contesto così difficile, ma ribadiamo l’inopportunità di proseguire con questa politica degli annunci che crea continuamente false speranze. Salvo poi, quando la realtà presenta il conto, tentare di scaricare la colpa, questa volta sui nostri vicini di casa francesi”.