Circa 50 studenti delle classi quarte dell’IIS Denina Pellico Rivoira hanno assistito a uno spettacolo teatrale messo in scena dei detenuti della casa di reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo.
Sotto la direzione della cooperativa Voci Erranti Onlus, gli attori hanno messo in scena “Ma l’amore no”, il risultato dei laboratori svolti nella casa di detenzione. “Il tema delle relazioni affettive ed amorose è particolarmente delicato per le persone detenute. – spiega il professor Paolo Racca, coordinatore dei progetti con il carcere dell’istituto Denina Pellico – Da mesi di confronto di idee e di dibattito fra gli attori è dunque scaturito un canovaccio di spunti su cui, con grande bravura, essi hanno costruito intense scene di recitato e di danza: la lontananza, emotiva e fisica, dalle persone amate diventa essa stessa dolore percepito nel corpo e non solo nell’anima. Ottimo anche il lavoro degli scenografi e dei tecnici luci e suono, anch’essi appartenenti alla comunità detenuta del
Morandi”.
I reclusi al termine della rappresentazione hanno risposto ad alcune domande degli studenti riguardo alla vita dietro le sbarre e al futuro una volta fuori.