Nessuno pare voglia prendere la responsabilità di aprire il Tenda bis. Non l’impresa Edilmaco, Anas, i francesi e la Cig di Sicurezza.
“Prima di tutto la tutela delle vite umane” è stato detto in uno degli ultimi sopralluoghi delle delegazioni francesi e italiane al tunnel per verificare lo stato dei lavori. Dall’estate c’è stata un’accelerazione incredibile da parte dell’impresa Edilmaco. La galleria è completa e asfaltata per 3 dei 3,3 km totali, il ponte sul rio della Cà è finito come anche il raccordo stradale con la Dipartimentale. L’ultimazione del rivestimento dell’ultimo tratto della forfice (Francia) è prevista entro l’anno, in ritardo di qualche giorno rispetto al cronoprogramma su cui si era impegnata Edilmaco.
Il problema grande è che allo stato attuale non ci sono le dotazioni minime di sicurezza per aprire. L’impianto antincendio non è ancora in servizio e manca l’acqua nei serbatoi, la videosorveglianza e la ventilazione sono incomplete, alcuni by-pass sono da chiudere. Il traguardo per raggiungere il “quanto basta”, per la viabilità provvisoria (responsabilità in capo ad Anas e Francia) o di cantiere (responsabilità per l’impresa) potrebbe essere effettivamente entro il 2024. Ma questo dipende dalle valutazioni dei tecnici, che non sono unanimi. La decisione però deve essere presa dopodomani, lunedì 16, nella Conferenza Intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti nelle Alpi del Sud.
Ci sarà il via libera della Cig di sicurezza in cui siedono i tecnici italiani e francesi? Da parte nostra, nonostante divergenze di vedute all’interno di Anas, ci sarebbe la volontà di “stappare” comunque il tunnel mentre più perplessità le nutrono i transalpini.
Al termine della Conferenza intergovernativa, alle 13.30, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi e il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio faranno un sopralluogo al cantiere, incontreranno i giornalisti e comunicheranno l’esito della riunione.
A complicare ulteriormente la questione è che la vecchia galleria non risulterebbe percorribile come via di fuga o di soccorso perché all’interno andranno le macchine e le attrezzature del cantiere durante le ore di eventuale ripristino viabilità.
Nel frattempo, nell’incertezza, ci si prepara alla probabilità dell’ennesimo rinvio dell’apertura del valico con il ripristino dei Treni della Neve Limone-Tenda.
Ieri Région Sud ha deliberato lo stanziamento di 350 mila euro per il servizio. La Regione Piemonte sta prendendo accordi con Rfi e Trenitalia per garantire il collegamento internazionale tra le due località turistiche delle Roya e Vermenagna.
