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Martedì 17 dicembre 2024

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“Basta morti per lavoro”

Dopo il ritrovamento questa mattina (giovedì 12 dicembre) di due migranti senza vita in un cascinale fuori Alba, dal Pd arriva la richiesta di mettere in campo politiche efficaci di integrazione reale

Alba

La Guida - “Basta morti per lavoro”
Dopo il ritrovamento questa mattina (gioedì 12 dicembre) di due giovani migranti senza vita in un cascinale abbandonato in località Gamba di Bosco di Alba. I due ragazzi, uno senegalese e l’altro guineano, entrambi con regolare permesso di soggiorno, si erano chiusi nel rudere per cercare riparo dal freddo e sarebbero rimasti intossicasti dal monossido di carbonio fuoriuscito da una stufa improvvisata. Sulla tragedia stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Alba, coordinati dal Comando provinciale.
“Come società civile e come politica dobbiamo dire basta a questa strage, il più delle volte silenziosa, anche se difendere i poveri e gli ultimi, che spesso sono migranti, in questo periodo storico è visto come un’offesa dalla destra di Governo” dicono l’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente del PD ed il consigliere regionale Mauro Calderoni.
Calderoni, già da sindaco di Saluzzo, da anni chiede modifiche urgenti alla Legge Bossi-Fini che regola i meccanismi di immigrazione, norme del tutto inadeguate a livello nazionale e nello specifico per il cuneese, il primo distretto frutticolo del Piemonte, dove ogni anno migliaia di braccianti stagionali, per la maggior parte migranti dall’Africa, vengono impiegati per la raccolta di pesche e mele.
“Da anni, e di recente anche sulla questione dei femminicidi – precisa Calderoni – la premier Meloni e il suo vice Salvini portano avanti una narrazione tossica per cui i migranti sono responsabili di tutte le disgrazie di questo Paese. Spesso è vero, invece, l’esatto contrario: senza lavoratori stranieri nelle campagne della Granda la frutta resterebbe sugli alberi, senza bambini di famiglie migranti asili e scuole nelle vallate sarebbero già chiuse da tempo. Le aziende, ad esempio in un territorio ricco e produttivo come la provincia di Cuneo, sono alla continua ricerca di nuove assunzioni e gli unici che si presentano sono migranti”.
“Basta con la propaganda – conclude Gribaudo-. E’ ora di mettere in campo politiche efficaci di integrazione reale, per dare dignità a tutte le persone ed evitare emarginazione e che portano gravi disagi ed a volte addirittura alla morte dei più deboli. Abbiamo l’obbligo morale di far diventare questi nuovi italiani sempre più parte integrante ed integrata della nostra comunità”.

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