L’approccio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare è tendenzialmente prudente, come testimoniano in passato l’esempio degli ormoni e quello degli Ogm, molto distante da quello di altre autorità alimentari, ad esempio l’Agenzia per gli alimenti e i medicinali statunitense (Fda).
La situazione fuori dall’Europa è diversificata. In Israele, ad esempio, a novembre 2020 ha aperto i battenti il primo ristorante che propone pollo sintetico, previa firma di una liberatoria in cui il cliente si assume tutti i rischi.
Il Governo ha anche dato il via libera ad una startup locale di food-tech, la “Remilk”, ad iniziare la produzione di “latte” in laboratorio, mentre lo scorso anno ha esteso l’autorizzazione alla carne bovina in provetta prodotta dalla startup “Aleph Farm”, che punta a lanciare il prodotto sul mercato entro la fine del 2024.
A Singapore, dopo una legge autorizzativa di fine 2020, un lussuoso ristorante ha cominciato a proporre piatti a base di carne di pollo fatta in vitro da “Good Meat”, sussidiaria della start-up americana Eat Just.
Nel 2021 il Qatar ha aperto le porte proprio all’americana “Eat Just”, ma al momento i cibi sintetici non si possono commercializzare.
Negli Stati Uniti nel novembre 2022 l’Autorità alimentare Fda (Food and Drug Administration) ha concesso il via libera al consumo umano di carne in provetta. La prima autorizzazione alla commercializzazione da parte del Dipartimento di Stato americano per l’Agricoltura (Usda) è arrivata nel giugno 2023 per la startup californiana “Upside Foods”, produttrice di carne di pollo in laboratorio.
A luglio un’altra start-up californiana ha iniziato a vendere pollo finto: è “Good Meat”, filiale di “Eat Just”. Tuttavia, i pochi locali che offrivano carne in vitro nei loro menù hanno sospeso o interrotto le vendite dopo pochi mesi, anche se “Eat Just” e “Upside Foods” hanno dichiarato a Wired che intendono rilanciare le vendite nel 2024.
È evidente che stiano nascendo dubbi e perplessità anche Oltreoceano. Nello Stato dell’Arizona, per esempio, a gennaio 2024 è stata presentata una proposta di legge a livello statale per vietare la vendita e la produzione di prodotti animali a partire da coltura cellulare, sia per consumo umano, sia per quello animale.