“Entro fine anno i dipendenti attualmente in forza all’Unione Montana dei Comuni del Monviso torneranno ai loro Comuni di apparenza e questo segnerà la fine dell’Unione, perlomeno così com’è attualmente strutturata, con Comuni che danno senza prendere ed altri che prendono senza dare”.
Il vicesindaco di Paesana Marco Margaria, in un’intervista rilasciataci un paio di mesi fa, aveva davvero lasciato poco spazio a scenari diversi da quello dipinto. Visto che negli ultimi due anni si sono verificate difficoltà nella gestione di alcuni servizi trasferiti, in forza dello Statuto dell’Unione, dai Comuni membri all’Unione e preso atto che in alcuni incontri della Giunta dell’Unione tenutisi fra luglio e ottobre si è manifestata la volontà di procedere ad una revisione dell’organizzazione dell’Unione mediante una diversa configurazione delle funzioni da esercitare in forma associata, con il ritorno di alcune funzioni ai singoli Comuni membri, nei giorni scorsi il consiglio dell’Unione Montana del Monviso ha provveduto ad approvare profonde modifiche al suo Statuto.
La base sulla quale quale lavorare l’ha fornita la Giunta dell’Unione che in precedenza aveva provveduto a definire il quadro delle funzioni da mantenere, da un lato, nella forma della gestione associata dell’Unione e, dall’altro, da riconferire alla esclusiva competenza gestionale dei singoli Comuni membri.
L’Unione terrà per sé soltanto più la partecipazione al Consorzio Monviso Solidale, la pianificazione urbanistica ed edilizia in ambito comunale, la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale, l’edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province, l’organizzazione e la gestione dei servizi scolastici, la Polizia Municipale e la Polizia Amministrativa locale ed i servizi in materia statistica.
Mentre ai Comuni tornano le funzioni fondamentali proprie dei Comuni quali l’organizzazione generale dell’amministrazione e controllo con esclusione del servizio “Risorse Umane” e dei “Servizi Istituzionali, Generali e di Gestione”, il programma del servizio “Ufficio Tecnico”, l’organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, compresi i servizi di trasporto pubblico comunale, le attività, in ambito comunale, di pianificazione di Protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi, la progettazione e la gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini. Quanto Margaria andava chiedendo da almeno un triennio, disatteso in questi anni e che oggi l’Unione ha invece fatto proprio. Le modifiche avranno efficacia con decorrenza dal 1° gennaio 2025. Una trentina i dipendenti che torneranno (perlomeno temporaneamente, sino a che verrà creata una nuova Unione, magari con Barge e Bagnolo Piemonte) ai Municipi di rispettiva appartenenza, quattro quelli che rimarranno in forza all’Unione.