Sono arrivati anche dal Belgio e dalla Francia, per partecipare al 44° Convivium dell’Helicensis Fabula, la consociazione enogastronomica di Borgo San Dalmazzo che si impegna a “mantenere, difendere e valorizzare” la tradizione culinaria del territorio, in particolare quella legata alla chiocciola alpina, la celebre e apprezzatissima Helix pomatia alpina.
L’incontro si è svolto quest’anno a Valloriate, anche per rinsaldare i legami che da sempre la Confraternita intrattiene con le tre vallate che fanno capo a Borgo San Dalmazzo.
Un raduno contrassegnato, come sempre, dal forte spirito di amicizia e dal fiorire dei colori dei paludamenti che ogni Consociazione sfoggia in occasione di incontri e feste. All’invito dell’Helicensis hanno risposto quest’anno: l’Antica Consurtarija dal Tapulon di Borgomanero, l’Ordine dei Maestri Coppieri di Aleramo (Casale Monferrato), la Confraternita d’la Tripa (Moncalieri), la Confraternita del Gorgonzola di Cameri (Novara), la Confraternita del Ris cul Persic in cagnun (Varese), la Confraternita del Vino e Panissa (Vercelli). E poi gli ambasciatori del cotechino magro di Spessa (Pavia), della nocciola tonda gentile di Cortemilia, del sambajun e dij noaset (Chivasso), della pera madernassa di Guarene. Il Consiglio Grande della Credenza Vinicola di Caluso e del Canavese, il Magistero dei Bruscitti di Busto Arsizio, l’Accademia della Castagna Bianca di Mondovì, il Circolo enogastronomico Della Rovere di Savona, la Confraternita degli Amici della Bagna Cauda.
Nutrita, come già accennatto, anche la presenza di delegazioni straniere: oltre a due rappresentanze francesi, la Confrérie de l’Escargot de Bourgogne e quella omologa del Roussillon, ormai di casa a Borgo, quest’anno si è aggiunta la Confrérie du Stofé de Wavre, arrivata dal Belgio.
Gli ospiti sono stati accolti da amministratori pubblici, autorità e dal Gran Siniscalcato (l’organo che governa l’Helicensis) attualmente composto da Sergio Cavallo, Enrico Cavallera e Ivano Musso, che ha anche presieduto la cerimonia di accoglienza dei nuovi soci Jean-Claude Laurent, ambasciatore in Belgio della Confrérie de l’Escargot du Roussillon, Maurizio Chiodo, Elisabeth Vandendriesche e Claudine Goossens. Salutati con la tradizionale formula “Apprehenede, comede et esto vir”, prima di essere accarezzati dallo scettro e rivestiti dei paludamenti della consociazione, hanno assaggiato uno spiedino di lumache accompagnato da un sorso di vino: un modo per dichiarare visivamente “l’impegno a rispettare le genuine tradizioni della nostra terra e della nostra cultura”.
L’incontro è proseguito con la presentazione dei produttori aderenti al marchio “Montagnam” ed il Consorzio “Valle Stura Experience” e la visita al Museo della Guerra e della Resistenza in Valle Stura 1940-1945, per poi concludersi con i lavori conviviali alla Locanda Fungo Reale.
Dal Gran Siniscalcato un grazie particolare a chi ha lavorato “dietro le quinte” nei giorni della vigilia per assicurare, con un grande lavoro di squadra, la perfetta riuscita dell’evento.