Le quattro e quindici del pomeriggio del 10 giugno 1924. Due testimoni dichiarano di aver assistito a una colluttazione all’interno di una vettura e di aver visto espellere quello che sarà riconosciuto come il tesserino dell’onorevole Giacomo Matteotti, parlamentare della Repubblica. Lo spettacolo “Matteotti (Anatomia di un fascismo)”, in scena al Toselli domenica 1° dicembre alle 18, parte dalla testimonianza di chi c’era, di chi ha visto e non si è tirato indietro, per ricostruire quanto Matteotti stesso chiamava il pericolo più grande: il silenzio.
Lo spettacolo ripercorre l’ascesa e l’affermazione di quel fenomeno eversivo che Matteotti seppe comprendere e denunciare a gran voce, fin dall’inizio, in tutta la sua estrema gravità, a differenza di molti che non videro o non vollero vedere.
Dopo il successo di “Cosa nostra spiegata ai bambini”, torna sul palco Ottavia Piccolo, una grande attrice capace di unire teatro e impegno civile, affiancata dal pluripremiato drammaturgo Stefano Massini e dal suono de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Regia di Sandra Mangini. Con le musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da Massimiliano Dragoni (hammer dulcimer, percussioni), Luca Roccia Baldini (basso), Massimo Ferri (chitarre), Gianni Micheli (clarinetto basso), Mariel Tahiraj (violino) e Enrico Fink (flauto).