Sta per concludersi a Cuneo il processo a C. D. M., l’unico dei quattro imputati della rapina al negozio di alimentari “I biscotti delle nonne” (avvenuta il 4 maggio 2021) ad aver scelto il rito ordinario. Gli altri tre S. R., il conducente della Toyota grigia che venne fermata poco più tardi mentre era diretta verso Ormea, e le due ragazze che erano sedute sui sedili posteriori, avevano scelto il rito abbreviato ed erano stati condannati in primo grado. In Appello le due ragazze sono state assolte mentre è stata confermata la condanna a un anno e otto mesi per S. R., che ha fatto ricorso in Cassazione. Resta da definire la posizione di C. D. M. il presunto autore materiale della rapina messa a segno intorno alle 17 di quel giorno. La titolare aveva riferito in aula che l’uomo dopo aver tergiversato un po’, aveva acquistato un pacchetto di sigarette e una bottiglietta d’acqua e aver pagato con monete: “Avevo aperto il registratore di cassa e stavo contando le monete che mi aveva dato. Me lo sono ritrovato accanto, mi ha dato una spinta e ha messo le mani nella cassa e ha preso le banconote. Saranno stati circa 350-400 euro”. La donna fece in tempo a uscire urlando dal negozio mentre vedeva l’auto partire e notò le prime due lettere della targa. Oltre alla negoziante anche il titolare dell’officina di fronte e il ragazzino che era uscito dall’alimentari mentre il rapinatore entrava, hanno notato l’auto grigia, lo sportello del passeggero aperto e due ragazze, una bionda e l’altra bruna sedute sui sedili posteriori. L’auto fu subito segnalata e successivamente fermata da una pattuglia di Carabinieri della stazione di Nava. Nella borsa di una delle due donne c’erano 750 euro: “Ci disse che erano soldi prelevati al bancomat e mostrò due ricevute da 680 euro”, ha riferito il Carabiniere di Garessio che si recò alla stazione di Nava dove nel frattempo erano stati portati i quattro. Anche la titolare del negozio si recò alla stazione ma non riuscì a riconoscere il presunto rapinatore: “Era sotto shock, è subito scoppiata a piangere, non era in grado di fare il riconoscimento in quel momento”, ha riferito il Carabiniere che aveva fermato l’auto con i quattro a bordo. Conclusa l’istruttoria il processo è stato rinviato al 15 maggio per la discussione.