20.000 in corteo a Torino per protestare contro la manovra di bilancio del governo Meloni. Questi i numeri dello sciopero generale di oggi venerdì 29 novembre proclamato da CGIL e UIL nella manifestazione a Torino dove hanno preso parte i lavoratori cunessi. Circa 1.000 i cuneesi che hanno raggiunto Torino per partecipare alla manifestazione.
“Lo sciopero nazionale ha registrato una buona adesione nelle principali aziende della nostra provincia – dice Piertomaso Bergesio della Cgil – . Ora si proseguirà con iniziative territoriali a difesa del lavoro, delle retribuzioni e delle pensioni, dei servizi pubblici (scuola e sanità in primis) che rischiano di pagare i pesanti tagli decisi dal governo Meloni. La provincia di Cuneo evidenzia forti sacche di lavoro precario e povero, presenti anche in filiere produttive ad alto valore aggiunto. Crescono le preoccupazioni per il settore automotive che segnala un aumento del ricorso alla cassa integrazione e coinvolge più di 10.000 addetti. In primo piano resta la vicenda Diageo: la multinazionale inglese ha comunicato la chiusura del sito di Santa Vittoria d’Alba entro giugno 2026. Sono interessate circa 500 famiglie tra personale diretto e indotto. È un esempio di come le mancate politiche industriali nazionali abbiano consegnato realtà industriali storiche del territorio cuneese alle distorsioni della globalizzazione che ha risucchiato risorse, eccellenze e conoscenze per restituire spesso e volentieri, precarietà, assenza di visione strategica, rispetto per le comunità che contribuiscono con il proprio lavoro ai profitto delle aziende. Lo sciopero vuole essere un segnale al governo sulla necessità di cambiare le proprie politiche e vuole riportare al centro del dibattito del Paese, il lavoro, la dignità delle persone, il futuro dei giovani e dei meno giovani che sperano di migliorare le proprie condizioni di vita”.
Non a caso tra gli interventi dal palco di Torino c’è stato l’intervento di Alberto Allemandi RSU FLAI CGIL proprio dell’azienda Diageo.
I sindacati hanno dato poi i numeri delle adesioni cuneesi: al 1° turno: Acciaierie d’Italia Racconigi 100 dipendenti, 95% adesione allo sciopero; Bitron Rossana 450 dipendenti 77% adesione allo sciopero; Caroni Cuneo 100 dipendenti 90%; MEC Mondovì 75 dipendenti 80%; Merlo Spa Cervasca 1.200 dipendenti 60%; Profilmec Racconigi 150 dipendenti 80%; Raicam Mondovì 200 dipendenti 85%; Valeo Mondovì 560 dipendenti 90%, ITT BARGE 70%, Sekurit Saint Gobain Savigliano 50%, Unifarma Fossano 40%, Nutkao Govone 90%, Fonti di Vinadio 60%, Sibelco Robilante 95%, Michelin Cuneo 65%,