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Giovedì 28 novembre 2024

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Ferrovia del Tenda: vergogna transfrontaliera

Tendasco con una bambina di 8 anni percorre otto chilometri a piedi della galleria per ritornare a casa

Limone Piemonte

La Guida - Ferrovia del Tenda: vergogna transfrontaliera

Ieri sera – 27 novembre – una famiglia con bambini e amici bengalesi, dodici in tutto, sono stati costretti a dormire in albergo perché l’ultimo treno per Ventimiglia ha fatto capolinea a Limone. Sono partiti per la loro destinazione la mattina seguente.

Un tendasco, invece, salito a fare la spesa nella località turistica della Vermenagna ha scelto di rientrare a casa: ha imboccato il tunnel di Tenda con la figlia di otto anni.

Hanno percorso a piedi gli otto chilometri in galleria sino all’uscita nei pressi di Vievola. Una folle impresa, peraltro vietata, già intrapresa da pendolari in altre occasioni, chi a piedi e chi con la bicicletta. Sono gravi imprudenze che danno il polso della disperazione di chi per lavoro deve passare da un versante all’altro delle Alpi Marittime.

La causa della soppressione dei treni di ieri è stata l’improvvisa mancanza del Dirigente centrale operativo della linea di stanza Breil. Una delle tante che da luglio decimano la percorrenza dei treni italiani perché i dipendenti di SNCF protestano contro la chiusura del posto di “Chef du Service” della stazione della Roya. L’assenza del DCO è stata comunicata la mattina e resa pubblica sul canale WhatsApp dell’Osservatorio Ferrovia del Tenda. Non è certo che l’informazione sia apparsa sui canali ufficiali di Trenitalia (lo verificheremo e ne daremo notizia).

Oggi (28 novembre) è stata di nuovo una giornata di passione per i viaggiatori sulla linea. Il treno delle 8.41 in orario a Breil ha arrestato la corsa in stazione per un guasto, non nuovo, ad Airole. Si sono accumulati 50 minuti di ritardo. Il guasto si è ripetuto in serata e il treno delle 16.20 da Ventimiglia non è partito. Quello da Cuneo si è fermato a Breil ed è stato soppresso nella tratta rimanente per scendere a Ventimiglia.

Gli addetti dell’Osservatorio Ferrovia del Tenda e anche del personale di Trenitalia che in questa tragica giornata hanno dato assistenza ai viaggiatori morale e informativa raccontano: “Cinque utenti hanno proseguito con un papà di uno di loro che ha fatto da taxi, 20 hanno preso il bus della linea 25 e altri 3 quello per Nizza”.

Il treno che ha dovuto interrompere la corsa a Breil è tornato indietro. Partito con 88 minuti di dilazione, per un altro guasto ha ancora allungato i tempi di percorrenza. Con enorme ritardo, tra gli altri, recupera la signora Cathy, sola, in attesa da ore nella fredda e buia stazione di La Brigue. A vivere il disservizio anche un gruppo di guide e accompagnatori italiani e francesi accreditati per le visite del sito archeologico della Valle delle Meraviglie al Museo di Tenda per una formazione. Oltre due ore di attesa sui binari.

“Una parte di loro – racconta Mino Tosello,  guida naturalistica di Limone – di Annecy e del Queyras sono arrivati in pulmino a Borgo e hanno preso il treno per fare prima. Il ritardo e la mancanza di informazione sono stati una figuraccia internazionale”.

Per finire la giornata i due treni del pomeriggio da Ventimiglia a Cuneo sono stati soppressi.

Il servizio ferroviario è diventato inaccettabile e tutto questo avviene proprio nei giorni in cui si è celebrato il terzo anniversario della firma del Trattato del Quirinale che tra i suoi impegni forti ha quello di migliorare i trasporti e i collegamenti tra Italia e Francia. I governi e le regioni ora devono impegnarsi a fondo per la sua immediata applicazione.

Intanto lo scontento monta e l’Osservatorio Ferrovia del Tenda, Coordinamento Mobilità Integrata e sostenibile e altre associazioni di pendolari hanno pubblicato una petizione on line sulla piattaforma Change.org indirizzata al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente, al Consiglio regionale, all’Assessorato Trasporti e Infrastrutture e alla Commissione Trasporti  della Regione Piemonte, all’Agenzia della Mobilità Piemontese. In neppure due giorni sono state raccolte poco meno di 2000 firme.

Le associazioni chiedono: “l’adozione di provvedimenti sostanziali e strutturali affinché venga erogato un servizio degno, che sia efficace ed efficiente, che rispetti i diritti degli utenti ma anche delle condizioni contrattuali, per l’SFM e l’SFR, sottoscritte dalla Regione e da Trenitalia”.

Questa sera la linea è stata ripristinata e domani (venerdì 29 novembre) si prevede la circolazione regolare.

 

 

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