È in corso questa mattina l’allestimento della mostra “Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il gran teatro delle città – Capolavori dalle gallerie nazionali di arte antica” promossa da Fondazione CrC e Intesa San Paolo nel Complesso di San Francesco. Le opere sono arrivate a Cuneo e si lavora per montare tutto in tempo per l’inaugurazione di venerdì 29 novembre alle 17.30; nel segno della sostenibità ambientale le strutture sono quelle utilizzate nelle scorse mostre, ovviamente adattate alle nuove opere.
Il progetto espositivo, appositamente ideato per lo spazio cuneese, riunisce dodici capolavori provenienti dalle Gallerie nazionali di arte antica di Roma che esplorano e reinventano l’immagine delle città nell’epoca dei Grand Tour e degli ambienti culturali illuminati, in un periodo in cui la prima tappa di ogni itinerario culturale attraverso l’Italia era Roma e la meta finale coincideva con Venezia. Curata da Paola Nicita e Yuri Primarosa, delle Gallerie nazionali di arte antica, offre uno spaccato inedito sulla rappresentazione degli scenari urbani di Roma e Venezia nel Settecento attraverso le opere di tre maestri indiscussi della veduta: Giovanni Antonio Canaletto, Gaspar Van Wittel e Bernardo Bellotto, ai quali si affiancano i lavori del pittore piacentino Giovanni Paolo Pannini.
La mostra racconta la grande trasformazione artistica che pone lo scenario urbano al livello di un palcoscenico all’aperto, risolvendosi in vere e proprie scenografie dove realtà e immaginazione si fondono in maniera spettacolare e dove lo sguardo fotografico dialoga sempre con il coinvolgimento poetico. La grandiosità di Roma e il fascino lagunare di Venezia sono protagonisti delle scene catturate dai maestri in mostra, che ne immortalano momenti vitali come le feste, le cerimonie e gli eventi mondani con l’intento di restituire un ricordo vivido e duraturo ai viaggiatori che li avevano vissuti. L’arte di Canaletto, Van Wittel e Bellotto mette in scena la città antica accanto a quella moderna, spaziando dalla pittura di teatro al capriccio archeologico fino ad arrivare alla veduta topografica. Accompagna la mostra il catalogo edito da MondoMostre che affianca i contributi critici di Paola Nicita e Yuri Primarosa.
La mostra sarà visitabile dal 30 novembre al 30 marzo dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 (al mattino apertura solo su prenotazione per scuole e gruppi), il sabato e la domenica dalle 10 alle 19.30. Per tutta la sua durata il sabato e la domenica possibilità di visite guidate alla mostra alle 15.30 e alle 18. Sabato 30 novembre alle 15.30 e alle 18 visita storico-critica con lo storico Enrico Perotto.