“Questa PET si colloca attualmente al top dello stato dell’arte di questa tecnologia – spiega Alberto Papaleo, direttore del reparto di Medicina Nucleare dell’Ospedale Santa Croce -. Permetterà non solamente un incremento numerico delle prestazioni (prevedibile in 6 mila all’anno, il 50% in più della attuale attività) con sostanziale azzeramento delle liste di attesa, ma soprattutto un salto di grande portata nella precisione qualitativa delle informazioni diagnostiche che potremo offrire ai clinici, per permettere loro di rendere sempre più personalizzate sui singoli pazienti le decisioni terapeutiche. La nuova PET-CT inoltre non è solo una donazione di uno strumento diagnostico ma è la acquisizione di una progettualità continua perché è una tecnologia che permette di implementare tutte le innovazioni, specie di intelligenza artificiale, che lo sviluppo clinico tecnologico richiederà con sempre maggiore frequenza, impedendone di fatto, come invece successo per le PET -CT di vecchia generazione, l’obsolescenza”.
Così ha raccontato il primario della Medicina Nucleare di Cuneo, Alberto Papaleo spiegando il funzionamento della nuova macchina donata all’ospedale di Cuneo dalla Fondazione Ospedale di Cuneo. Anche i due ex ministri, Maria Cristina Messa, già ministra dell’Università e della Ricerca del governo Draghi, docente a Milano e il garessino Ferruccio Fazio pioniere in Italia sulla medicina nucleare, entrambi medici di medicina nucleare, hanno confermato che “L’ospedale di Cuneo è da sempre riferimento di ricerca a livello nazionale in medicina nucleare”.
La nuova PET-CT è infatti completa della piattaforma software MiM (Medical Image Management), un sistema avanzato per gestire, analizzare e condividere le immagini mediche, facilitando al contempo il flusso di lavoro grazie all’impiego dell’Intelligenza Artificiale. Questa tecnologia consente ai medici di vedere e confrontare immagini ad alta precisione in modo rapido e sicuro, facilitando diagnosi più accurate e un monitoraggio dettagliato dei pazienti nel tempo. L’innovazione di MIM sta nella sua capacità di integrare e sovrapporre immagini provenienti da diverse fonti, riducendo gli errori e migliorando il flusso di lavoro tra reparti e specialisti. GE HealthCare ha inoltre definito con la Fondazione un accordo triennale volto a supportare la ricerca, che potrà portare innovazioni preziose per la sanità locale. In generale, la nuova PET-CT consentirà diagnosi più rapide e precise, ridurrà le dosi di radiazione per i pazienti e migliorerà l’efficienza diagnostica e terapeutica, contribuendo a ridurre le liste d’attesa.
“La tecnologia può essere un potente alleato per un sistema sanitario più sostenibile ed efficiente – ha speigato Antonio Spera, amministratore delegato e presidente di GE HealthCare Italia. – Per questo in GE HealthCare siamo impegnati a rivoluzionare i percorsi di cura del paziente in ottica di medicina di precisione. Grazie a tecnologie all’avanguardia come Omni Legend, offriamo ai medici gli strumenti necessari per formulare diagnosi sempre più accurate e personalizzate. l nostro obiettivo è quello di mettere a disposizione di ogni paziente e del personale medico le migliori soluzioni possibili, migliorando l’assistenza e ottimizzando l’efficienza dei processi clinici.”.